L’aumento del personale scolastico è stato garantito con le risorse stanziate dal M5S, manca l’impegno del governo

A guida del Ministero dell’Istruzione il M5S anche nell’ultima legge di bilancio ha aumentato l’organico del comparto scuola aumentando l’organico dei docenti di sostegno fino a 106.170 unità e per il potenziamento della scuola dell’infanzia fino a 50.202. Da allora però con il governo Draghi e il nuovo Ministro Bianchi non ci sono stati risorse aggiuntive capaci di intervenire con serietà sul tema delle classi pollaio.

In Parlamento abbiamo continuato con il nostro impegno sul decreto sostegni bis usando i risparmi di spesa degli importanti finanziamenti ottenuti durante il Conte 2 per l’emergenza e per il personale covid nelle scuole per l’utilizzo di circa 400 milioni per rinnovare l’ organico aggiuntivo covid di cui fino ad oggi non avevamo conferme ma senza poter raggiungere i numeri ottenuti con il governo Conte 2. Con quelle risorse e senza l’impegno aggiuntivo del nuovo Ministro non riusciamo a garantire il personale oltre il 31 dicembre. Da una parte c’è un importante boccata di ossigeno per la scuola, le famiglie e gli studenti che potranno contare su più di 40mila insegnanti e personale Ata in più per affrontare in sicurezza l’avvio dell’anno scolastico, dall’altra un monito al governo per impegnarsi nello stanziamento di altre risorse. E’ l’unica strada che garantisce la sdoppiamento di classi affollate con interventi di edilizia per recuperare nuovi spazi che anche finanziamo con le stesse risorse.

Intanto procediamo con misure aggiuntive per l’assunzione a tempo indeterminato più celeri sui 112mila posti disponibili per l’anno 2021/2022 grazie all’approvazione dell’emendamento Casa che prevede già per quest’anno l’assunzione per tutti i docenti abilitati di sostegno , 11mila in più, una misura straordinaria che risponde all’enorme sofferenza degli studenti più fragili nel complicato anno scolastico appena trascorso. Salta invece a causa del governo sia l’assunzione degli altri abilitati con meno di 36 mesi che poteva essere inserita nella procedura veloce e straordinaria per l’inizio del prossimo anno scolastico , mentre salviamo la procedura straordinaria per il prossimo anno sui posti residui per i docenti di seconda fascia . E’ incomprensibile la scelta del governo visto che da una parte c’è una crisi occupazionale prodotta dal covid che ha visto la perdita di 700mila posti di lavoro da inizio pandemia e dall’altra il governo si permette il lusso di non assumere i docenti abilitati disponibili su tutti i 110mila posti già per il primo settembre 2021.

Per concludere non trova spazio neanche la terza procedura assunzionale sui posti residui dell’internalizzazione ATA mentre tiro un sospiro di sollievo sulla conclusione della seconda procedura concorsuale che vedrà un altro migliaio di lavoratori assunti nella storica battaglia di ripubblicizzazione dei servizi di pulizia nella scuola. Ogni categoria della scuola ha bisogno di attenzione e di essere rafforzata per il bene di tutti , per maggior sicurezza , per maggiore qualità. Il rilancio e la ripartenza di questo Paese si fonda sulla qualità e sulla ricchezza del nostro sistema di istruzione che resta ancora troppo ferito e debole.