E’ in atto una deportazione delle famiglie di docenti

atto

Il Ministro dell’Istruzione non ha ancora risposto al mio atto ispettivo ma scopriamo che il sottosegretario si impietosisce per alcuni casi che legge sui giornali e assicura a quest’ultimi supplenze vicino casa.

Ma esistono regole uguale per tutti o si acquisisce un diritto se si riesce ad intenerire con la propria situazione il sottosegretario all’istruzione più incompetente della storia?

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E’ disumano sbattere lontano centinaia di Km da casa un docente che solo qualche giorno prima lavorava con supplenze annuali nella sua provincia di residenza, ma diventa agghiacciante se a subire questa deportazione è un docente sulla sedia a rotelle o con un figlio non vedente o con un genitore attaccato alle macchine per sopravvivere. La beffa è poi di trovarsi un’assunzione che ti trasforma in un precario a vita perché i docenti ogni 3 anni potrebbero essere obbligati a cambiare scuola in funzione delle discrezionali decisioni del dirigente scolastico.


Ho chiesto con un atto ispettivo al Ministro Giannini di intervenire subito con un intervento normativo per salvaguardare i diritti delle cosiddette categorie protette che verrebbero o deportati o espulsi dal piano di assunzioni che viene realizzato con l’obbligatorietà di una mobilità nazionale. Il M5S non va in vacanza se c’è da difendere costituzione e diritti umani.

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