Ecco le discariche sanzionate dall’UE! La Campania rischia una multa da 9 milioni e mezzo

discariche abusive

In Campania ci sono 48 discariche abusive e, se queste non verranno messe in sicurezza entro il prossimo 2 giugno, rischiamo un’ennesima sanzione, da parte dell’Europa, di 9 milioni e mezzo di euro solo per la nostra regione. Già il 2 dicembre scorso l’Ue, che obbliga gli Stati membri a verificare lo stato dei siti di sversamento, ha condannato l’Italia per la cattiva gestione dei rifiuti e delle discariche. In un periodo in cui il governo ci impone la Spending Review, la prospettiva dell’ennesima sanzione dell’Europa al nostro Paese è inaccettabile.

L’ho ribadito anche alla Regione Campania e al Governo inviando una lettera all’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e ai dirigenti regionali e metropolitani per le bonifiche, l’ambiente e il ciclo dei rifiuti, per chiedere la bonifica dei 48 siti di sversamento entro il prossimo 2 giugno.

Sono infatti 200 le discariche “abusive” per le quali l’Italia rischia di pagare una nuova, salatissima, sanzione da parte dell’Unione Europea. Se le discariche oggetto dei rilievi della Commissione Europea non verranno messe in sicurezza entro il prossimo 2 giugno, partirà una nuova raffica di sanzioni. I siti ospitano in larga parte discariche dismesse e in attesa di bonifica o messa in sicurezza (va anche detto che parte di essi ha già ottenuto finanziamenti e si attende solo l’avvio dei lavori).

Un’eventuale sanzione ci costerebbe 200mila euro per ciascuna delle discariche che non metteremo in sicurezza e per ogni 6 mesi di inottemperanza. Rischiamo, tra un mese, di dover pagare una multa da 42 milioni, somma che sarà inevitabilmente scaricata sulle Regioni. Il M5S, con il candidato alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino, eviterebbe un ennesimo spreco di denaro pubblico e spenderebbe questi soldi proprio per finanziare interventi di bonifica. 
La mia intervista a Fanpage

Lascia un commento