A Caldoro piacciono i debiti

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acqua
Io non ho dimenticato il tuo SI al Referendum dell’acqua pubblica e continuo il mio impegno.

Era il lontano Luglio 2013 quando le anomalie della Regione Campania nella gestione del servizio idrico venivano portate nelle aule parlamentari . Le norme regionali erano incostituzionali allora e lo sono anche ora. Gli aumenti tariffari della GORI erano stati supposti illegittimi allora ed ora l’autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, anche a seguito di verifiche ispettive effettuate dalla guardia di finanza avvenute nello scorso mese di aprile, ha avviato un procedimento nei confronti di GORI s.p.a. visto che si rivelerebbero una generalizzata negligenza nella compilazione dei dati richiesti ed una loro incongruenza con i libri contabili dall’analisi della documentazione acquisita.

Ciò nonostante Caldoro ha talmente una fiducia cieca nella GORI che nel 2013 rinuncia formalmente ad un credito di oltre 70 milioni di euro (non può rinunciare a 70 milioni di tasse dei cittadini?) e che gli affiderebbe i suoi impianti regionali nonostante il rilevante debito della società nei confronti della regione Campania, di importo pari a circa 213 milioni che rischiamo di pagare tutti in bolletta.

Ora aspettiamo che le dichiarazioni e gli impegni del Ministro dell’Ambiente in Parlamento, in risposta all’interrogazione del M5S che ho presentato, siano conformi a quanto dichiarato alla stampa: promuovere questione di legittimità costituzionale contro le leggi regionali e esercitare i propri poteri sostituivi in Regione Campania.

Interrogazione Luglio 2013=> http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=3855&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+IN+COMMISSIONE%27

Interrogazione Settembre 2014 => http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=24226&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+IN+COMMISSIONE%27

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