Il Governo spendendo 36 milioni, produce precariato sottraendo risorse alla scuola e alle supplenze

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Consideriamo l’emendamento del Governo alla Legge di Stabilità che proroga dal 31 dicembre alla fine di febbraio la conclusione dei contratti delle ditte esterne che si occupano di pulizie presso la scuola pubblica come un mero rinvio, che traccia ancora una volta l’incapacità di programmazione e risoluzione dei problemi da parte di questo Governo.

Al di là dell’ulteriore dimostrazione di incapacità da parte di Letta e del suo Esecutivo, è paradossale che i 34 milioni stanziati per questa proroga siano stati sottratti ai fondi destinati al funzionamento scolastico e per le supplenze. Risorse previste nel Decreto Fare, costituite da eventuali risparmi di spesa. In pratica, la copertura c’è solo sulla carta, o negli auspici.

Noi riteniamo che questo sia un atteggiamento disonesto nei confronti di lavoratori che si trovano sull’orlo del baratro, dopo che per anni lo Stato ha scelto di spendere di più per avere lavoratori, quelli delle ditte appaltanti, meno tutelati.

L’emendamento del MoVimento 5 Stelle respinto nella Stabilità chiedeva un percorso di stabilizzazione e internalizzazione dei servizi, che riconosca l’opera prestata da questi lavoratori nella scuola pubblica italiana, con inserimento in graduatoria, e che liberi le circa 11 mila assunzioni dei posti ATA bloccate da anni.

Oggi non ha alcun senso continuare ad esternalizzare un servizio che può essere svolto da personale interno, da assumere subito con le risorse disponibili per le esternalizzazioni. Gli appalti non ancora assegnati vanno sospesi e in Aula lo ribadiremo con un nuovo emendamento.

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