Una grande occasione per sarno e regi lagni dal più grande piano mai realizzato contro il dissesto idrogeologico

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Il governo ha appena attivato il “Piano Nazionale per la sicurezza del territorio”, il più grande Piano mai realizzato prima contro il dissesto idrogeologico e il maltempo.
Per questo Piano, chiamato “Proteggi Italia”, sono stati stanziati circa 11 miliardi di euro da spendere nel triennio 2019-2021, messi a disposizione di Regioni ed Enti locali.
Ai progetti già cantierabili, cioè già pronti a partire da quest’anno, andranno i primi 3 miliardi di euro.
Passiamo finalmente da una visione solo emergenziale (che pure serve, a causa dell’incuria dei governi precedenti) ad una visione organica, preventiva e di manutenzione dell’esistente. L’Italia è un paese fragile, perché il 79% del suo territorio è a rischio idrogeologico. Per trasformare questa fragilità strutturale in un punto di forza economico e ambientale servono gli investimenti, che in passato sono mancati.
Questo piano potrebbe essere la grande svolta da tempo attesa in Campania: i fondi finalmente ci sono e non sono mai stati così cospicui; inoltre saranno avviate procedure attuative per evitare, come spesso accaduto in passato, che progetti già cantierabili vengano fermati dalla valutazione dell’Autorità di bacino perché ritenuti non prioritari rispetto ad altri interventi da eseguire a monte.
Il ministro Sergio Costa porterà, a tal fine, in consiglio dei ministri Cantiere Ambiente, una norma sblocca lavori che nasce per invertire un infelice trend: l’Italia ha speso mediamente solo il 7% dei fondi disponibili per mettere in sicurezza il territorio.
Quindi avremo finalmente per la sicurezza del territorio molti soldi, spendibili più rapidamente che in passato, ma anche in maniera più concertata. A coordinare i lavori ci sarà infatti una cabina di regia che dal ministero dell’Ambiente supporterà e monitorerà il lavoro di comuni e regioni e li aiuterà a sminare le difficoltà progettuali.
Inoltre in ogni Regione sarà insediata una squadra di tecnici, chiamata Nos. Ovvero un Nucleo operativo di supporto, che sosterrà il Commissario di governo e farà da raccordo tra Ministero e governatori.
Finalmente l’opportunità di affrontare le tantissime emergenze ambientali della Campania: dai Regi Lagni fino alla Terra dei Fuochi; dal cattivo funzionamento dei 5 impianti di trattamento delle acque reflue (Cuma, Napoli, Marcianise, Acerra e Foce Regi Lagni) al Fiume Sarno.

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