In Campania presentiamo mozione per incostituzionalità della Riforma della Scuola

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Lo avevamo promesso che non avremmo mollato. Che avremmo fatto di tutto per ridare la scuola pubblica agli italiani. Anche dopo l’approvazione in legge di quella schiforma del Partito Democratico.

Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in Regione Campania ha depositato una mozione contro la riforma dell’istruzione, licenziata dal Parlamento il 2 luglio. La Mozione è stata presentata in tutti i consigli regionali dove è presente il Movimento Cinque Stelle.

Nella mozione sono indicati tre profili di incostituzionalità, contenuti all’interno della legge 107, che le Regioni possono impugnare ricorrendo alla Corte Costituzionale. In particolare, si fa riferimento alla chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici – art. 1 comma 73 , all’alternanza scuola lavoro – art.1 comma 33 – e all’autonomia degli organi collegiali rispetto al dirigente scolastico – art. 3 comma 4 – I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle vogliono con questa azione fermare lo scempio amministrativo che ha realizzato la riforma del Governo Renzi.

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Il M5S aveva promesso di non abbandonare il contrasto a questo disegno di legge scellerato anche dopo la firma di Mattarella. Oggi manteniamo la parola con un’iniziativa senza precedenti, la richiesta di ricorso in Corte Costituzionale da parte di tutte le Regioni Italiane. Basterebbe un solo presidente di Regione per mettere in crisi un DdL che abbiamo sempre definito incostituzionale. E’ la mossa a 5 stelle per fermare le norme più scellerate del Ddl Scuola, dalla creazione di docenti di serie A e di serie B, alle deleghe al governo sull’intero mondo scolastico a quelle che prevedono una struttura verticistica a danno della vera autonomia scolastica.

Si tratta di una risposta anche allo scellerato piano di assunzioni che non si fa sulle cattedre vacanti, attingendo anche al personale abilitato, come sarebbe stato razionale, ma con un piano di mobilità nazionale su materie arbitrariamente scelte dal ministero che sta sfasciando oltre 100mila famiglie italiane con docenti, anche disabili, che dovranno lasciare genitori, anziani e figli per un viaggio della speranza.

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Questo articolo ha un commento

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    Pierluigi

    Speriamo passi la mozione
    sarà dura
    visto il numero di amici di renzi in assemblea
    provate in tutte le regioni
    in bocca al lupo
    fateci sapere

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