A SETTEMBRE #SCUOLEDIRESISTENZA

Un momento della manifestazione del M5S contro il ddl scuola del governo Renzi, a Piazza Montecitorio, 19 maggio 2015 a Roma. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI
Un momento della manifestazione del M5S contro il ddl scuola, 19 maggio 2015 a Roma. ANSA

Immaginate se un milione e mezzo di persone il 7 e l’8 Luglio fossero a Roma davanti a Montecitorio a chiedere le DIMISSIONI di questo governo. I cittadini ormai affrontano l’elitè di potere a muso duro e non ci deve interessare cosa votavano prima, non è il tempo delle divisioni, ma quello del cammino della cittadinanza attiva. Sentite cosa dice questa docente alla senatrice del PD.

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Il disegno di legge del governo non produce autonomia di pensiero, autonomia critica, autonomia libertaria, ma esattamente l’opposto perché mina lo spirito di collaborazione che esiste in tante scuole, soprattutto di periferia, con la concorrenza spietata tra docenti e fa scomparire la necessità di ore scolastiche da coprire per l’insegnamento delle varie discipline.

Al comma 69 del nuovo testo si legge: “Dall’a.s. 2016/2017, l’organico dell’autonomia è determinato con cadenza triennale su base regionale, con decreti interministeriali, sentita la Conferenza unificata, comunque nel limite massimo delle risorse finanziarie disponibili. “

Non si parlerà più di ore di informatica, elettronica, biologia insufficienti. C’è l’autonomia bellezza, progetta una scuola senza queste discipline perché i soldi non ci sono.

A settembre ‪#‎ScuoleDiResistenza‬ Ripeto. A settembre #ScuoleDiResistenza

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