Benefici sul credito di imposta alle imprese produttrici di prodotti fonografici

musica
Tra le attività culturali, oltre a quella cinematografica, spetta un posto di grande rilevanza artistica alla distribuzione e all’esercizio di prodotti musicali. Riteniamo, quindi, che venga riconosciuto un beneficio sul credito di imposta, come già avviene per il settore cinematografico, a tutte le imprese produttrici di prodotti fonografici che svolgono questa attività in maniera prevalente e continuativa. Riteniamo che non si debba più aspettare; è giunto il momento, da un lato, di sostenere la trasformazione dell’industria musicale verso nuovi scenari aperti al mercato della rivoluzione tecnologica e, dall’altro, quello di promuovere fortemente il prodotto musicale italiano fatto di giovani e professionisti, favorendo lo sviluppo di sinergie fra cinema, musica, teatro e danza, essendo tali settori sempre più interdipendenti tra loro. Pensiamo ai video musicali, pensiamo ai musical, pensiamo ai teatri che potrebbero rimettere in moto un settore che, da anni, cerca di essere ascoltato, abbandonato completamente dalla politica.

La musica registrata, come quella dal vivo, genera un valore aggiunto per una molteplicità di imprese: operatori e settori industriali, piattaforme digitali di social media, produttori di apparecchiature audio, lettori MP3, smartphone, rivenditori e gestori dei locali dove si fa intrattenimento, televisioni, commercianti e promoter di concerti. Ognuno di essi trae vantaggio dai continui investimenti e sforzi che le case discografiche, soprattutto indipendenti, dedicano alla scoperta, alla crescita e alla promozione di talenti artistici. Il settore musicale costituisce un momento strategico di crescita civile e sociale del cittadino e della collettività, e un importante segmento economico del Paese, un settore che individua e sviluppa nuovi talenti valorizzandoli, promuovendoli anche all’estero. Questo patrimonio artistico fatto di tradizioni, esperienze e professionalità, va tutelato, promosso, rilanciato e incentivato, in quanto esso rappresenta l’identità del nostro Paese. Siamo certi che un aiuto in termini di benefici sul credito di imposta potrebbe dare impulso a centinaia di giovani, che potrebbero sfruttare le loro doti artistiche e le loro passioni per proporsi a giovani produttori coraggiosi e innovativi, realtà indipendenti disposte a tutto per promuovere un artista in cui credono.

Si può e si deve sostenere il settore tenendo conto di alcuni fondamentali punti: la musica in tutte le sue forme riveste un ruolo determinante nell’ambito della cultura italiana e va salvaguardata e tutelata; la produzione discografica e di eventi musicali dal vivo sono parte integrante della produzione culturale del Paese; per favorire la diffusione della cultura musicale è essenziale il coinvolgimento di scuole di ogni ordine e grado, con esperienze di educazione e di formazione musicale sul territorio; le nuove tecnologie offrono grandi opportunità per la ricerca e lo sviluppo della musica italiana, e le politiche industriali del Paese devono promuovere l’offerta di servizi innovativi; è necessario supportare gli imprenditori italiani della musica, in particolare i piccoli e i medi produttori indipendenti, perché l’offerta musicale sia sempre più ricca, articolata e meno omologata alle logiche delle multinazionali.

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