Grazie presidente,
signori del governo, deputati
La questione è molto semplice, ma anche fortemente emblematica, direi e riguarda la pulizia delle scuole. O meglio sembrerebbe riguardare la pulizia, ma in realtà c’è un vero sottobosco.
Ora, secondo la relazione del Governo nel decreto del “fare male” ci sono 11851 posti per collaboratori scolastici ordinari che potrebbero essere stabilizzati con la cifra di 270 milioni di euro.
Queste persone non sono mai state assunte, pur se le risorse finanziarie c’erano e ci sono tutte , ed ancora oggi si decide di continuare ad accantonare questi posti.
A vantaggio di chi?
Del processo di esternalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole.
E’ questa la prima risposta formale.
Ma andiamo a vedere quale è il motivo di un esternalizzazione.
Secondo l’articolo 29 della legge 488/2001 parliamo della finanziaria 2002 le esternalizzazioni devono garantire un risparmio di spesa dello Stato.
Ebbene qui la macchina si inceppa perchè le esternalizzazioni di cui stiamo parlando producono un aggravio di spesa di 110 milioni di euro.
Il governo quest’anno se ne accorge e recupera questa cifra per le assunzioni alle università.
Bene, con i restanti 270 milioni di euro all’anno un buon padre di famiglia non avrebbe dubbi, spenderebbe la cifra per garantire ai suoi 11851 figli, un lavoro stabile.
Ma questo governo e i governi di questi anni, evidentemente, non amano le cose sensate.
Perchè perseverando con l’esternalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole, le società esterne,
per la stessa cifra, non potranno che assumere lavoratori per svolgere le stesse mansioni ma con condizioni e diritti al ribasso.
Con questo ordine del giorno il M5S non vuole lasciare indietro i lavoratori precari senza diritti delle ditte esterne, che coinvolgono anche ex-LSU, ma non con l’ennesimo ricatto occupazionale che continua a degradare le loro condizioni lavorative.
Le forze politiche in tutti questi anni, hanno gestito malissimo il problema, con rattoppi continui ed ora il governo deve farsi carico di un percorso di stabilizzazione che riconosca il servizio prestato da questi lavoratori per le Pubbliche amministrazioni e per la scuola statale e che vada per una risoluzione definitiva.
Con questo emendamento in discussione, chiediamo che ,al netto delle risorse recuperate per l’università, si prenda in considerazione di adoperare i 270 milioni a bilancio, per la stabilizzazione dei 11851 posti di collaboratori scolastici ordinari.
Sarebbe semplicemente un atto ragionevole, significherebbe voler garantire la tutela piena dei lavoratori che svolgano tale servizio.
Una scelta diversa non sarebbe comprensibile, porterebbe a chiederci nuovamente
A vantaggio di chi, viene fatta questa scelta?
Non vorremmo voler credere che nelle pieghe del funzionamento dello stato si possano nascondere altri tipi di interessi privati, ricatti occupazionali, bacini elettorali, connivenze politiche-affaristiche e sindacali.
Non vorremmo che tutti gli italiani iniziassero a supporre che dietro ad esternalizzazioni e privatizzazioni non ci siano gli interessi dei cittadini ma macchine che fanno comodo a politici e imprenditori che percorrono la stessa porta girevole.
Abbiamo la possibilità di FARE una cosa semplice, lineare, trasparente, senza costi aggiuntivi. C’è da scegliere tra lavoro precario e sotto ricatto e lavoratori liberi con pieni diritti.
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