Il Grande Progetto Pompei è una grande scommessa per il territorio vesuviano

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Il Grande Progetto Pompei sta per diventare realtà.

C’è stato il momento in cui il lungo lavoro fatto in questi anni, dalla legge istituita dal ministro Bray ad oggi, sarebbe andato perso senza la testardaggine e il desiderio di cambiare il volto dei luoghi in cui vivo e in cui c’è la storia dell’Italia. In questi anni non sono stati semplici il dialogo con i comuni, il tentare di superare i provincialismi, di eludere i progetti impattanti sull’ambiente e sulla vita sociale delle comunità, ma i semi piantati stanno dando i loro frutti: i comuni hanno aumentato la collaborazione ed oggi tutti sii sono attivati a presentare i progetti. I direttori generali del Grande Progetto Pompei e il loro staff, da Nistri, Cipolletta a Di Blasio hanno fatto un grande lavoro. Ringrazio per la fiducia ottenuta dal ministro Carfagna, che dopo il nostro primo incontro ha subito attivato la macchina del Cis. Riconosco al PD regionale anche la capacità di accettare le nostre critiche e di accogliere le richieste di correzione.

Avviare una stagione di progetti di sviluppo nei proprio territori, diventare un incubatore di fondi europei per progetti che valorizzino cultura, ambiente e turismo spazzando giorno dopo giorno il quadro di degrado che vediamo intorno a noi e che non rende attrattivo il nostro territorio. Se tutti collaboreranno e faranno bene, si attiverà un rinnovato fermento culturale in questa area.


Si è riusciti a far convergere tutte le forze politiche verso un solo obiettivo in primis perché il ministro Bray accolse nel 2013 l’idea di allargare l’attenzione degli scavi di Pompei al distretto di nove comuni che accolgono meravigliose testimonianze storiche, creando un ecosistema culturale e paesaggistico unico al mondo se consideriamo l’area costiera, le isole e il parco del Vesuvio. Da presidente della commissione Cultura ho coinvolto tutti i commissari in una visita nell’area vesuviana: sono rimasti esterrefatti dalla bellezza di Villa delle Ginestre. Alcuni parlamentari mi ringraziano ancora per questa missione. Ricordo che grazie al M5S abbiamo ottenuto risorse per la ristrutturazione della dimora che ospitò Leopardi e una nuova centralità per la comunità di Torre del Greco, che grazie alla fondazione Ville Vesuviane ha stretto un partenariato con la città di Recanati.

I progetti dei comuni sono stati depositati. Ora ci sarà una valutazione per stabilire delle priorità ma la cosa più importante è partire con i primi interventi e ottenere l’ok europeo per i primi fondi. Dopodiché anche i progetti non finanziati potranno raccogliere risorse successivamente.

La macchina del Cis è partita: le risorse arriveranno e le procedure saranno acceleratore. Dopo 3 anni di pressanti insistenze, a fine 2021, l’amministrazione comunale di Torre del Greco ha presentato finalmente un progetto aggiornato per Villa Sora: sarà un luogo protagonista per la nostra città insieme al progetto per il porto e per gli ex molini Marzoli. Intanto stiamo spendendo risorse per una piattaforma di Open Data che aiuterà a raccogliere tutti i dati dei nove comuni su ristorazione, turismo, eventi culturali, trasporti e siti culturali su un’unica piattaforma, facendo crescere anche le attività digitali che promuovono il territorio.