Comunità energetiche e autoconsumo collettivo: un passo in avanti verso la transizione energetica.

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A settembre 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto “Incentivi” del Ministero dello Sviluppo Economico che completa il quadro legislativo relativo alle Comunità Energetiche e all’Autoconsumo Collettivo, introdotte su iniziativa del MoVimento 5 Stelle nel decreto Milleproroghe. Il provvedimento anticipa parzialmente l’attuazione della Direttiva europea RED II sulla promozione del ricorso alle ecoenergie.

Ecco in cosa consiste:

Le famiglie e altri soggetti che si trovano nello stesso edificio o condominio possono attivare forme di autoconsumo collettivo, mentre persone fisiche, piccole e medie imprese ed enti locali ubicati in un perimetro più ampio rispetto a quello dei condomini possono dar vita alle comunità energetiche. Questi soggetti possono unirsi per condividere l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, che potrà essere autoconsumata, immagazzinata oppure venduta.
La misura è strutturata per promuovere l’autoconsumo condiviso, anche tramite l’impiego dei sistemi di accumulo.

La tariffa per l’energia autoconsumata sarà pari rispettivamente a:

  • 100 €/MWh per le configurazioni di autoconsumo collettivo;
  • 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili.

L’incentivo, riconosciuto per un periodo di 20 anni e gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), è cumulabile con il Superbonus al 110% nei limiti previsti dalla legge e punta a trasformare l’attuale sistema elettrico centralizzato, alimentato da combustibili fossili, in un sistema decentrato ed efficiente, alimentato con energie pulite, inesauribili e non inquinanti.

Inneschiamo così un circolo virtuoso di vantaggi e benefici ambientali, sociali ed economici e puntiamo a una crescita sostenibile, abbattendo le emissioni inquinanti e riducendo le problematiche ambientali e sanitarie che esse producono.