UNIVERSITA’, IL GOVERNO SCONFESSA IL PD SU AGGIORNAMENTO COSTO STANDARD DEL FFO

Costo-Standard

Ho presentata alla Camera un’interrogazione per chiedere al Miur cosa abbia portato l’esecutivo ad agire in contrasto rispetto agli impegni di una mozione del Pd approvata

Che il governo guidato dal Pd, a distanza di una settimana da un impegno avanzato dallo stesso Pd e approvato dal Parlamento, realizzi una misura che bypassa completamente quella presa in carico dà il segno di quanto le istituzioni siano sminuite dall’azione di questo esecutivo e delle enormi distanze che attraversano il partito di Renzi sulle politiche per l’università.

Soltanto scorso 29 giugno la Camera ha approvato a schiacciante maggioranza la mozione del Pd con la quale si impegnava il governo “a valutare la possibilità di aggiornare il modello di calcolo del costo standard dello studente”. Con il decreto del 6 luglio sui Criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2016, invece, non solo non è stata prevista alcuna ridefinizione del computo del costo standard per la formazione dello studente in corso, allo scopo di fornire un sostegno agli atenei in funzione delle diverse esigenze territoriali ma, addirittura, è stato stabilito un aumento del peso nel riparto (3%), pari al 28% della quota base di 4.725.milioni di euro.

A fronte di una tale assenza di considerazione per la volontà del Parlamento, l’M5S ha presentato un’interrogazione a prima firma Luigi Gallo attraverso la quale i deputati in commissione Cultura chiedono al ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca “quali sono le ragioni che hanno portato il governo e, nello specifico, il Ministro interrogato, a non curarsi dell’impegno richiesto dalla grande maggioranza degli onorevoli di valutare, nella distribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario per le università, la possibilità di aggiornare il modello di calcolo del costo standard dello studente al fine di fornire sostegno alle diverse esigenze territoriali degli atenei, con particolare attenzione alla situazione di disagio vissuta da quelli del centro-sud.

Al ministro Giannini chiediamo inoltre con quali modalità intenda perseguire le finalità delle mozioni parlamentari approvate dalla Camera dei deputati concernenti iniziative volte a favorire l’accesso agli studi universitari, con particolare riferimento ad un’equa ripartizione delle risorse sul territorio nazionale.

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