UNIVERSITA’, IL PD E’ CONTRO LA NO TAX AREA E VOTA CONTRO SE STESSO!

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Il Pd ha definitivamente gettato la maschera rispetto alla possibilità di abbassare le tasse universitarie e istituire una no tax area, arrivando persino a votare contro le sue stesse proposte su questo tema. In commissione Cultura il partito di Renzi non solo non ha presentato alcun emendamento alla nostra proposta di legge , che arriverà in Aula il 18 luglio, ma ha anche bocciato tutte le proposte che abbiamo avanzato. Tra queste, segnaliamo quella che ricalcava  il contenuto della proposta di Legge della deputata del Pd Manuela Ghizzoni la quale, a sua volta, prevedeva la creazione di una no tax area.

Il Pd si è rimangiato la parola data, arrivando a rigettare il testo sul quale in sede di comitato ristretto ci eravamo tutti dichiarati d’accordo. Tra gli altri emendamenti del M5S rispetto ai quali oggi i dem hanno espresso contrarietà,ricordiamo quello che prevedeva l’istituzione della no tax area per chi sia in possesso di un  Isee al di sotto dei 15 mila euro e il tetto massimo del 3% per chi abbia un Isee compreso tra i 15 e i 21 mila euro.

Quando si è trattato di passare dalle parole ai fatti e di mettere l’interesse degli studenti e delle loro famiglie davanti a quelli del partito, il Pd ha mostrato il suo vero volto.

 C’è però la recente decisione dell’Università di Torino di esentare dal pagamento delle tasse gli studenti con un reddito familiare Isee inferiore a 15 mila euro è certamente importante e ci dice che stiamo procedendo nella giusta direzione. Questo provvedimento infatti è identico a quello che abbiamo previsto nella nostra proposta di Legge . A questo fondamentale passo in avanti per garantire il diritto allo studio purtroppo si contrappone la cecità del Pd.

Ci auguriamo davvero che da qui al momento in cui la nostra proposta di legge approderà in Aula il Pd rinsavisca e ragioni seriamente sull’approccio da tenere rispetto a questo provvedimento. Mettersi di traverso farebbe un grave torto a tutti quegli studenti che hanno bisogno della riduzione delle tasse universitarie per proseguire negli studi e sarebbe un’operazione politica ingiustificabile.

Anche questo caso descrive tutta la differenza esistente la natura del MoVimento 5 Stelle e quella degli altri partiti: noi abbiamo sempre detto che, da qualunque parte provenga, una misura giusta la voteremmo perché al primo posto vengono i cittadini italiani. Gli altri, invece, al primo posto mettono gli interessi di parte e la marcatura a uomo nei confronti delle altre forze politiche per neutralizzarne l’azione.

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