Questa settimana ci tocca digerire un boccone grosso ed abbiamo bisogno di tutto il vostro sostegno per superare il momento. Giuliano Ferrara, ormai grande estimatore di Renzi, è stato invitato in commissione cultura, non dal M5S, con il probabile obiettivo di disintegrare a suon di insulti la proposta di abolizione del finanziamento pubblico all’editoria.
Certo, lui si che è un vero esperto. Dal 1997 Il Foglio è organo della Convenzione per la Giustizia, movimento politico sui generis fondato dai parlamentari Marcello Pera (Popolo della libertà) e Marco Boato (Verdi). Centronisinistra e centrodestra sempre uniti quando si tratta di amici. Al riguardo, Giuliano Ferrara ha dichiarato:
« dal secondo anno dalla fondazione, il contributo dello stato, con il trucco della famosa Convenzione per la Giustizia che era un… Beh, un trucco, la legge dava una possibilità e noi l’abbiamo sfruttata, è un trucco nel senso che non era un vero partito, era un… Sì avevamo chiesto a due amici, Marcello Pera, che faceva parte del centro destra, senatore, e Marco Boato, deputato del centro sinistra, due persone amiche, due lettori del giornale, di firmare per il giornale, abbiamo fatto questa convenzione… un escamotage, sì, legale, perfettamente legale ». Con un trucco, permesso dalla legge, questo grande uomo dal 2004, ha preso dalle tasche dei cittadini più di 30 milioni di euro per un giornale che nel 2010 non riusciva a vendere neanche 2000 copie.
Certo, qualcosa al bilancio dello Stato è costato”: ha detto un rilassato Giuliano Ferrara parlando del suo giornale “Il Foglio” davanti alla Commissione Cultura della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame della proposta di legge del Movimento 5 Stelle per l’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria. Qualcosa? 50 milioni 899 mila 407 euro, ecco per l’esattezza quello che “Il Foglio” di Ferrara è costato ai contribuenti a partire dal 1997, data in cui il giornale ha cominciato a riscuotere i contributi pubblici per l’editoria
Svegliatevi dall’incantesimo dell’informazione, facciamo presto a mandare a casa questi signori con i loro lacchè al seguito
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