Povertà in arrivo per i lavoratori della scuola

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E’ da settembre che denunciamo il furto agli stipendi dei lavoratori del comparto scuola. Avremo docenti che sempre di più non riusciranno ad arrivare a fine mese. Il costo degli scatti stipendiali per il comparto scuola negli anni precedenti è stato circa di 370 milioni all’anno: se moltiplichiamo questa cifra per tre, come vuole la BUONA SCUOLA è facile misurare che, in tre anni, c’è un bel taglio agli stipendi dei lavoratori della scuola di più di un miliardo e 100 milioni di euro.

I docenti con gli scatti stipendiali cumulano un maggiore reddito complessivo pari a 118 mila euro nell’arco di tutta la loro carriera, una cifra che permette anche di aprirsi un mutuo per l’acquisto di una prima casa, cosa che non accade più con il nuovo sistema di scatti previsti da Renzi, che prevede un risparmio medio di 24 mila euro a docente a fine carriera.

Un bel taglio strutturale. La famose riforme chieste da Junker che ci ricatta tutti i giorni con i vincoli europei e che rende i cittadini italiani sempre più poveri perchè abbiamo un cinico presidente del consiglio che per ambizioni personali non fa che obbedire alla Troika. Gli scatti di anzianità devono restare per non far scivolare tutti i dipendenti pubblici nello stato di povertà

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