Il M5S fornisce le cifre del taglio degli stipendi che il governo nasconde

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Gli amici potenti come Moretti hanno gli aumenti di stipendio

Il costo degli scatti stipendiali per il comparto scuola negli anni precedenti è stato circa di 370 milioni all’anno: se moltiplichiamo questa cifra per tre, è facile misurare che, in tre anni, c’è un bel taglio agli stipendi dei docenti di più di un miliardo e 100 milioni di euro. Queste sono le cifre che mi aspettavo riportasse il sottosegretario. Questo è solo il primo taglio sulla pelle dei docenti. Non basta.

  Il dato di progressione degli scatti non avviene a saldo zero, ma è nascosto un taglio strutturale al reddito complessivo della classe docente.

  Lei non ci fornisce le cifre, allora le forniamo noi ai cittadini italiani, che state cercando di fregare e a cui volete nascondere la verità. Prendendo spunto proprio dalla progressione stipendiale indicata dal documento di Renzi, si calcola che in 36 anni di carriera, grazie agli scatti, i docenti cumulano oggi un maggiore reddito complessivo pari a 118 mila euro nell’arco di tutta la loro carriera, una cifra che permette ai docenti anche di aprirsi un mutuo per l’acquisto di una prima casa, cosa che non accade più con il nuovo sistema di scatti previsti da Renzi, che prevede un risparmio medio di 24 mila euro a docente a fine carriera. Un bel taglio strutturale. Sono queste le misure che le chiedono la Merkel ed il signor Draghi ? Il vostro sistema prevede che solo il 66 per cento dei docenti riceverà gli scatti stipendiali. Se volete utilizzare gli stessi fondi che adoperate oggi – fondi insufficienti, e ce lo dice l’Europa –, vi diamo una mano noi: abbiamo calcolato che dovete almeno portare la soglia all’80 per cento dei docenti beneficiari, allora sarebbe a costo uguale; gli stessi soldi spesi per gli scatti stipendiali di prima li otteniamo adesso, cifra che riteniamo comunque insufficiente.

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