Salvascatti. La soluzione porta all'autodistruzione della scuola

scatti
Sapete perchè non piacciono i dettagli al condannato #Renzie? Perchè con i dettagli non si vincono le elezioni europee. Con i dettagli si comunica al paese che nel primo provvedimento sulla scuola le risorse stanziate da questo governo al mondo dell’istruzione sono 0, ripeto 0. Nessuna risorsa aggiuntiva.

120 milioni provenienti dai tagli della Gelmini che se sindacati e governo non trovano un accordo entro giugno verranno ritirati

Il resto delle risorse saranno prese dal fondo di potenziamento dell’offerta formativa che fa funzionare la nostra scuola sostanzialmente il pomeriggio.

Ci siamo battuti per chiedere risorse aggiuntive al comparto Istruzione con la tassazione delle rendite finanziarie dopo il taglio di 23 milioni del governo Letta, ma Renzi è in perfetta continuità. Ai lavoratori bisogna sottrarre tutto così da accattivarceli con soli 80 euro in busta paga.

Ma i cittadini hanno smesso di voler bene ai propri sequestratori solo per un piatto di fagioli e qualche parolina dolce

La nostra battaglia sul decreto “Salva Scatti” è stata molto semplice: chiedere di utilizzare risorse diverse e aggiuntive nel comparto istruzione per gli scatti stipendiali del personale scolastico.

Il #PD continua nel processo di trasformare gli attori della scuola in cannibali pronti a spolpare le stesse risorse essenziali del settore in cui vivono. E’ il principio che da sempre utilizzano per mettere i cittadini gli uni contro gli altri mentre la casta resta a guardare godendosi tutti i privilegi. Non potevamo votare favorevolmente questo principio e ci siamo astenuti sul voto finale.

Potevamo invertire la tendenza, modificando il decreto, e ritornare ad investire risorse fresche nella scuola con la tassazione delle rendite finanziarie, anche solo per 37 milioni.

Questo governo e questa maggioranza ha votato di no. Il resto sono chiacchiere e parole al vento.

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