Dietro il trucco mediatico è la sinistra a finanziare le scuole private

ComitatoArt33

Il #Pdexmenoelle con il capogruppo #Coscia sta ostacolando la calendarizzazione della proposta di legge #m5s in commissione cultura per l’abrogazione dei finanziamenti alle scuole #private.

La Costituzione parla chiaro: la Repubblica istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. I privati possono dar vita a scuole, confessionali e non, ma non devono esserci oneri per lo Stato.
Come è possibile che in palese contraddizione con la costituzione si stanziano anche quest’anno 530 milioni di euro per le scuole private?

Il trucco, l’artificio legislativo e anticostituzionale lo dobbiamo al Ministro Berlinguer dei Democratici di Sinistra a partire dai decreti del ’98 fino al testo unico “concessione di contributi alle scuole secondarie legalmente riconosciute e pareggiate”. Si, avete capito bene, è l’attuale sinistra di questo paese che ha aperto le porte al finanziamento alle scuole private. Siamo convinti che la sinistra sia contro il finanziamento delle scuole private solo per un trucco mediatico. Quel trucco, quello di Fazio, quello di Santoro, quello di Ballarò che costringe ancora milioni di italiani a votare il #PDexmenoelle a causa di una quotidiana disinformazione.

Il #m5s ha presentato una proposta di legge a mia prima firma che abroga i finanziamenti alle scuole private mantenendo i sussidi alle scuole materne non statali e di soggetti privati nella realizzazione di un’offerta formativa che copre complessivamente circa l’80 per cento delle esigenze nazionali.
I soldi risparmiati andranno a finanziare assunzioni di personale precario per la scuola pubblica in modo da garantire un maggior servizio di qualità per gli studenti grazie alla continuità della didattica e dell’impegno che possono garantire solo gli insegnanti assunti a tempo indeterminato.

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    Pietro Viredda

    State sbagliando tutto, la scuola pubblica é finita…é affogata tra mille burocratismi e per aver assunto una quota di docenti esagerata, che non ha similarità nel mondo e che, nonostante questo, oppure proprio per questo, ha portato la qualità della scuola italiana agli ultimi posti nel mondo. Piuttosto bisognerebbe favorire una scuola che proviene dal basso, homeschooling e cooperative, scuole collettive e parentali, favorire scuole di cultura montessoriana che non siano delle suore, alleggerire il nozionismo, adeguare l’apprendimento non ai bisogni produttivi ma ai tempi di sviluppo individuale. E’ necessaria una nuova idea di scuola, non statale e non “privata” (nel senso del profitto) , la presente scuola non é riformabile.
    SE inseguite gli insegnanti statali state freschi, sono la categoria più detestata dagli italiani, per le ore che fanno di lavoro quel che prendono é sin troppo (senza offesa per quei pochissimi seri e impegnati, spesso odiati dai loro stessi colleghi).

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