Il discorso di fine anno di Napolitano senza verità e giustizia

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Caro Antonio Padellaro

Hanno creduto di poterci uccidere senza reazione, hanno creduto che qui in Campania il popolo è bue e si compra con una scarpa, hanno seminato morte, devastazione, hanno ucciso bambini e al più si correrà ai ripari con qualche compensazione economica. Si sbagliavano di grosse e il tempo e la nostra dignità ci darà ragione.

Ma veramente credi che per noi cittadini campani, per noi cittadini di questa Italia possa bastare un messaggio di fine anno del Sig. Giorgio #Napolitano come scrivi oggi nell’editoriale del @fattoquotidiano

#Napolitano, ha già dato la sua risposta. Da capo dell’esecutivo sostanziale quale è, per questo governo di figuranti. Ha fatto partorire a questo governo il solito topolino con il decreto sulla terra dei fuochi che ci insulta di nuovo perchè nasce senza consultazione e partecipazione pubblica dei cittadini, perchè non c’è soluzione, ne barlume di prevenzione per il disastro ambientale generato da decenni di politica connivente e cieca. Nel momento dei fatti, come vedi, le comparse sui luoghi simbolo e le parole assumano il valore che meritano. Valgono zero, niente, nulla.

Su una cosa però hai ragione, #Napolitano deve rispondere, ma a domande ben precise.

Possibile che il Sig. Giorgio Napolitano da Ministro dell’Interno quale era, al momento delle dichiarazioni di Schiavone alla commissione d’inchiesta non venisse informato sui fatti? E nel caso fosse stato informato cosa ha fatto, cosa non ha fatto? Perchè tutto questo scempio non è stato fermato?

E’ vero che il Sig. Giorgio Napolitano era il mandante dell’intervento del capo dei servizi segreti Sig. Gianni Di Gennaro che nel 2008 incontro l’assessore regionale campano Ganapini a trattare sulla questione rifiuti in Campania? Se fosse vero quello che afferma Ganapini, quale sacrificio , a nostra insaputa, è stato richiesto ai cittadini campani per il “bene” della nazione?

Vedi Antonio i cittadini campani hanno perso tutto, anche i propri figli e a chi ha perso tutto si può concedere poche cose importanti: Giustizia, Verità e l’assicurazione che in futuro quello che è accaduto a noi non possa accadere ad altri.

Come potrai capire da chi ha scelto di distruggere le intercettazioni con #Mancino del processo sulla trattativa stato-mafia, da chi si rifiuta di deporre io non mi aspetto Verità e Giustizia. Ma mi aspetto dal vostro giornale la capacità e la volontà di perseguire la Verità, di trovare risposte per le domande che l’ahimè presidente lascerà ancora una volta sicuramente inevase.

Buon 2014 e che sia un anno di Verità, Giustizia e vera Rivoluzione partecipata

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