I 5 stelle propongono una vera e propria “controriforma Gelmini” che attraverso gli emendamenti presentati al dl Istruzione “abroghi le misure dell’ex ministro e promuova l’unità di tutte le categorie del mondo della scuola in una logica integrata”. A partire dagli investimenti: i fondi “dovrebbero essere reperiti attraverso l’abolizione del finanziamento alle scuole paritarie e all’editoria, la tassazione delle rendite finanziarie, la drastica riduzione delle auto blu, la sospensione della missione in Afghanistan, l’abolizione di Invalsi e Indire”. Punto focale la revisione del piano triennale di assunzioni, rispetto al quale i deputati indicano due strade. “Abbiamo proposto due emendamenti che invertirebbero la tendenza e, se attuati, metterebbero fine al problema del precariato. Il primo prevede lo stop al reclutamento attraverso i concorsi finchè non viene assorbito il precariato e il secondo la riapertura delle graduatorie di reclutamento”. Altre proposte di modifica riguardano poi i docenti inidonei che devono poter continuare a svolgere il lavoro presso le biblioteche scolastiche, l’abolizione dei diplomifici, l’abolizione del numero chiuso per l’ingresso all’università, il pensionamento per chi ha già acquisito il diritto ma è obbligato al lavoro a causa della legge Fornero (Quota 96). E ancora la digitalizzazione del sistema scolastico attraverso strumenti tecnologici e multimediali, l’abolizione delle esternalizzazioni nelle università, il ripristino delle ore di latino, storia e geografia e l’insegnamento della lingua inglese nella scuola materna. Infine andrebbe rivista la governance del sistema universitaria più democratica attraverso l’abrogazione dei componenti esterni nei cda.
Pronti ad una “controriforma Gelmini”
- Post published:21 Ottobre 2013
- Post category:Commissione Cultura