Il diritto degli Invisibili

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Esiste un altro tipo di MoVimento. Quello migratorio!

E’ un MoVimento che è sempre esistito e sempre esisterà.

Nessun governo o frontiera potrà mai bloccarlo e chi si occupa di analizzare questi fenomeni lo sa benissimo. E’ un MoVimento spinto dalla necessità di una vita diversa, e un MoVimento che sfugge a guerre, carestie, fame, persecuzioni, distruzioni, cambiamenti climatici.

Cose di cui i governi occidentali, imprese multinazionali e banche sono colpevoli anche solo se fabbricano le armi e le vendono ai paesi del Sud del Mondo.

Il MoVimento migratorio è però anche spinto dalla curiosità.

Possiamo fermare noi la curiosità?

Pensate se a noi ci togliessero la libertà di vivere in un altro Paese.

Rendere clandestini una soggettività in MoVimento fa comodo a tutti.

E’ troppo facile prendersela con i più svantaggiati e difendere i forti.
E’ quello che vuole il potere.
Avere un facile caprio espiatorio per le proprie colpe e responsabilità.
E’ una tecnica antica.

Oggi la nostra generazione ha il dovere di occuparsi del diritto degli Invisibili.

A novembre ho collaborato con la rete Cinema e Diritti e l’associazione Le Tribù per una serata sugli Invisibili.

Ospite era Anselmo Botte a raccontarci del suo libro. Mannaccia la miseria! sugli immigrati marocchini che vivono nel ghetto di San Nicola Varco, un mercato ortofrutticolo abbandonato nel cuore della Piana del Sele, vicino a Salerno.

E’ dovuto fuggire durante la serata perchè l’11 Novembre stavano sgombrando un insediamento dove da 15 anni vivevano 1000 braccianti marocchini.

Del loro lavoro beneficiavano i cittadini che al mercato trovavano ortaggi a basso prezzo

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