Povertà minorile, coinvolgiamo le famiglie in attività di recupero

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Oggi parteciperò al seminario ‘La sfida dei Cpia alla povertà educativa’, proposto dal Cpia3 nell’ambito del progetto Tutti a Scuola. Non si possono ignorare i dati sulla dispersione scolastica diffusi dall’Istat e ripresi da Invalsi relativi al 2020: il 23% dei giovani della fascia d’età 18-24 anni ha lasciato la scuola prima di effettuare l’esame di Stato, oppure l’ha terminata senza acquisire competenze di base minime (nel 2019 erano il 22,1%). A causa della pandemia anche la dispersione totale è aumentata notevolmente.

Nella mozione che, insieme ad altri colleghi del M5s, ho presentato alla Camera, tra i tanti interventi puntiamo ad avviare tutte le iniziative di competenza necessarie per un piano di assunzioni straordinario e il coinvolgimento di assistenti sociali formati per intervenire in contesti familiari a rischio di devianza, contrastando la dispersione scolastica, anche aumentando il personale scolastico sul tempo pieno e promuovendo iniziative educative, culturali e sociali previste dal patto educativo territoriale volte a disincentivare azioni e comportamenti violenti messi in atto da minori.

L’obiettivo è adottare iniziative per prevedere aiuti alle famiglie che vivono in territori con forti problematiche socio-economiche e che presentano, all’interno del proprio nucleo familiare, situazioni di disagio.