Interrogazione al Ministro Bussetti sulle iniziative in risposta alla richiesta di organico che si creerà nella scuola con i pensionamenti di quota 100

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Domanda

Il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, attualmente all’esame del Parlamento per la sua conversione in legge, introduce all’articolo 14 l’accesso al trattamento di pensione con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi, la cosiddetta quota 100; misura che, fin da subito, ha raccolto anche uno straordinario successo nel mondo della scuola.

Il 28 febbraio 2019 scadono i termini di presentazione della domanda di cessazione dal servizio per accedere alla pensione con quota 100, che, insieme alle altre forme di anticipo quali opzione donna e pensione anticipata, si sommano alle ordinarie domande di cessazione dal servizio, inducendo a ipotizzare un massiccio esodo di insegnanti dalle istituzioni scolastiche.

Se queste previsioni dovessero essere confermate, il prossimo anno scolastico si connoterebbe come un anno particolarmente complesso per la scuola, in quanto si dovrebbe far fronte ad una carenza di organico difficilmente gestibile, che accentuerebbe l’utilizzo di personale a tempo determinato sia curriculare che di sostegno, i cui numeri si attestano già nel corrente anno scolastico a 125 mila unità.

Quindi, chiediamo al Ministro se sia a conoscenza di quanto esposto e quali iniziative intenda intraprendere per rispondere efficacemente e tempestivamente al vuoto di organico che si presume possa verificarsi nel futuro anno scolastico.

Risposta

Ai sensi dell’articolo 14, comma 7, del decreto-legge n. 4 del 2019, solo domani, il 28 febbraio, conosceremo con precisione il numero esatto di unità di personale scolastico che ha inteso anticipare la data del proprio pensionamento grazie alla cosiddetta quota 100.

Posso comunque, sin d’ora, anticipare che, alla data di ieri, le domande complessive pervenute erano 15.234, di cui 12.157 presentate da docenti. Un numero consistente, che però non deve destare particolare preoccupazione in quanto posso assicurare che la regolarità dell’avvio del prossimo anno scolastico sarà garantita grazie ad una serie di interventi, anche legislativi, che ho fortemente voluto in questi primi nove mesi del mio mandato.

Proprio in virtù di tali interventi, sono già state avviate o sono comunque di imminente attivazione diverse procedure concorsuali, che permetteranno di far fronte al turnover immettendo in ruolo nuove leve, non solo attingendo dalle graduatorie a esaurimento, cosiddette GAE, ma assumendo anche i vincitori di precedenti concorsi e di quelli in fase di svolgimento.

Più in dettaglio, per la scuola dell’infanzia e primaria verranno assunti come docenti i vincitori e gli idonei dell’ultimo concorso ordinario bandito nel 2016. Si procederà, poi, ad assumere attingendo dalle graduatorie del concorso straordinario previsto dal cosiddetto decreto-legge dignità e si procederà al bando di una nuova procedura concorsuale ordinaria non appena la stessa verrà autorizzata dal Ministero dell’Economia e delle finanze e dal Dipartimento della funzione pubblica, autorizzazione ormai imminente, rinviata dal MEF all’esito della ricognizione delle domande di pensionamento ai sensi del decreto-legge “quota 100”.

Nella scuola secondaria sanno immessi in ruolo a settembre i vincitori e gli idonei del concorso bandito nel 2016, nonché i vincitori del concorso straordinario, cosiddetto FIT. Inoltre, è di imminente avvio una nuova procedura concorsuale, fortemente semplificata nei requisiti di accesso dalla legge di bilancio 2019. Potranno, infatti, parteciparvi tutti i laureati che abbiano acquisito un certo numero di crediti formativi relativi alla didattica senza necessità di una previa abilitazione, che si acquisirà a superamento delle prove del concorso.

In tale concorso, grazie ad un emendamento della maggioranza approvato dal Senato in sede di conversione del decreto-legge “quota 100 e reddito di cittadinanza”, verrà particolarmente valorizzato, ai fini del punteggio, il servizio già svolto dal personale docente presso le istituzioni scolastiche.

Per il sostegno, al fine di assicurare continuità nel reclutamento di docenti specializzati, è stato avviato un nuovo ciclo di corsi di specializzazione per ben 40 mila posti complessivi nel triennio.

Nelle prossime settimane si terranno le prove selettive per l’accesso al primo ciclo con circa 14 mila posti.

Per quanto riguarda il personale ATA, sarà possibile coprire i posti di collaboratore scolastico e di assistente attingendo dalle graduatorie permanenti, mentre per i DSGA, lo ricordo, è già stato avviato il relativo concorso, le cui prove preselettive si terranno prima della pausa estiva.

Per i dirigenti scolastici, infine, sono state semplificate le modalità del reclutamento con riferimento alla procedura concorsuale bandita nel 2017, che è stata trasformata da un lungo corso-concorso in un ordinario concorso, al fine di garantire l’immissione in ruolo dei vincitori già dal 1° settembre di quest’anno.

Replica

L’azione del MoVimento 5 Stelle ha permesso, da subito, di affrontare uno dei primi punti del programma per cui il MoVimento 5 Stelle ha avuto piena fiducia dai cittadini, superare la Fornero e realizzare quota 100.

Sono numeri importanti quelli che si stanno dichiarando in quest’Aula, che non hanno paragone con altre epoche. Oggi, con queste misure e con questo ricambio, si apre una prospettiva storica per la scuola per almeno tre motivi.

Il primo, prima di tutto c’è un rinnovamento del personale, con nuova vitalità e nuove energie a vantaggio di tutti gli studenti.

Secondo, c’è una risposta ai docenti precari, a cui vengono offerte grandi opportunità di assunzione a tempo indeterminato per risolvere una piaga della scuola che tutti conosciamo, quando portiamo bambini e bambine, ragazzi e ragazze, dentro l’aula, e sappiamo che non riescono ad avere dal primo giorno di scuola un insegnante di riferimento per ogni disciplina. La scuola non fa una cosa con dignità e questo deve essere superato.

Il terzo motivo è aprire una concreta e reale possibilità per chi è stato truffato con la “buona scuola”, attraverso assegnazioni lontanissime dalla loro casa, dalla loro famiglia e dai loro figli, per potersi finalmente ricongiungere con i loro cari e ritrovare quella serenità necessaria.

Ora, per tutto questo, il Ministro, con lungimiranza e lucidità, ha già semplificato le procedure di reclutamento per avere selezioni rapide e assunzioni rapide, ma chiedo un impegno aggiuntivo al Ministero dell’Economia e al Governo tutto per individuare le risorse necessarie e trasformare le supplenze in posti a tempo indeterminato nel più breve tempo possibile.

La strada del risanamento del mondo della scuola è appena iniziata e deve continuare con la cancellazione delle classi pollaio, il cui iter legislativo è già iniziato in Commissione cultura, nel rispetto del contratto di Governo.

Sappiamo che la strada è quella giusta, perché in queste settimane abbiamo raccolto i pareri favorevoli di tutti i docenti e delle famiglie degli studenti diversamente abili. I 40 mila posti di specializzazione e di insegnamento di sostegno sono anche una grande risposta a questo mondo, e per questo, Ministro, auguro a lei e a tutto il Governo un buon lavoro e la necessità di concretizzare queste misure al più presto

 

 

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