SUL DDL SCUOLA UNA DISCUSSIONE-FARSA: LA MAGGIORANZA VOTA NO A QUALSIASI PROPOSTA!

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Non accettiamo che le istituzioni vengano prese per i fondelli e che le più elementari regole del dibattito parlamentare siano aggirate. Quella sul Ddl Scuola è una discussione-farsa perché la maggioranza sta votando e voterà sempre e comunque “no” a qualunque proposta di modifica. Quella che stanno applicando oggi alla Camera è una fiducia mascherata che non consentirà di migliorare il provvedimento, anche là dove ciò sarebbe opportuno o necessario.

Dopo che lo scorso anno il governo ha imposto l’approvazione della Legge 107, nonostante al suo interno contenesse errori e storture che gli avevamo ampiamente segnalato, adesso rimetterono mano al provvedimento per cercare di raddrizzarlo, ma tutto questo avverrà senza che, per l’ennesima volta, sia stato avviato alcun dibattito reale. Né al Senato né tanto meno alla Camera le opposizioni hanno ricevuto il minimo ascolto.

Eppure su alcuni passaggi del Ddl sarebbe necessario fare chiarezza: in questo provvedimento si trova l’ennesimo regalo alle scuole paritarie. La cosa peggiore è che, per giustificare i 12 milioni di euro che gli vengono destinati, sottratti alla scuola statale, si strumentalizza la necessaria inclusione degli alunni con disabilità.

Inoltre, riteniamo irricevibile la proroga degli appalti delle pulizie nelle scuole, decisa dal governo sebbene l’Anac si sia pronunciata contro questa procedura e nonostante il fatto che tra le società-cooperative che beneficeranno del rinnovo ci sono quelle stesse già multate dall’Antitrust per decine di milioni di euro perché ritenute colpevoli di aver fatto cartello.

Di tutto questo non si potrà discutere perché, con questa fiducia mascherata, la risposta a qualunque richiesta sarà sempre negativa.

 

Intanto, oggi il governo e la maggioranza hanno dimostrato ancora una volta la loro cronica arroganza: mentre cercavano di mettere qualche toppa alla fallimentare Buona Scuola, a nessuno veniva permesso di mettere mano ad altre falle mantenute nel provvedimento. Dopo la fiducia al Ddl al Senato, infatti, alla Camera si è assistito a una discussione farsa durante la quale tutti gli emendamenti migliorativi sono stati bocciati.
Ricordiamo qui criticità contenute all’interno del provvedimento che avrebbero meritato di essere sanate. In primis, l’ennesimo regalo alle scuole paritarie: 12 milioni sottratti alla scuola statale. Un’operazione fatta apposta per strumentalizzare la necessaria inclusione degli alunni con disabilità. C’è poi la proroga degli appalti delle pulizie nelle scuole. Incredibilmente, è stata adottata questa misura sebbene l’Anac si sia pronunciata contro questa procedura e nonostante il fatto che tra le società-cooperative che beneficeranno del rinnovo ci sono quelle stesse già multate dall’Antitrust per decine di milioni di euro perché ritenute colpevoli di aver fatto cartello.

A tutto questo si aggiunge un ultimo capitolo: il governo allontana i giovani diplomati in ambiti scientifici e tecnici dal mondo del lavoro.  Si allontana sempre più il titolo professionalizzante e quindi il mondo del lavoro per i diplomati. In questo modo i giovani vengono costretti a un’istruzione privata con gli ITS o al percorso di laurea. Così facendo, viene svuotata di senso la scuola pubblica. Questa decisione smaschera i reali intenti dell’operazione di alternanza scuola lavoro voluta dal governo: non è stata studiata per dare competenze utili per il mondo del lavoro ma per svuotare le scuole, spingendo gli studenti a lavorare senza retribuzione con tirocini e apprendistato in attesa di un riconoscimento professionale che arriverà sempre più tardi.

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