L’ #ACQUANONSIVENDE ADDIO REFERENDUM! IL PD VUOLE PRIVATIZZARE, NON TRADIAMO IL NOSTRO VOTO

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L’ #AcquaNonSiVende ! L’abusivo Presidente del Consiglio non conta più degli italiani. Il suo NO non conta più della maggioranza del popolo italiano e di 27 milioni di cittadini che hanno votato 2 SI nel referendum del 2011 per chiedere che con l’acqua non si facciano profitti. Questa è la DEMOCRAZIA del PARTITO DEMOCRATICO che sta continuando a tradire il POPOLO ITALIANO e i suoi elettori.

Lasciare la remunerazione dell’investimento e del capitale nella bolletta dell’acqua è il modo per garantire profitto alle multinazionale e agli amici nelle AZIENDE-PARTITO. Il PD continuerà a truffare i cittadini italiani parlando di ACQUA PUBBLICA e gestione PRIORITARIAMENTE PUBBLICA lasciando spazio ad affidamenti privati, a società miste controllate da privati e ad S.p.A. dove ci sarà sempre un’azionista da soddisfare e risorse idriche da sfruttare e non da tutelare per i cittadini.

Dieci anni e 27 milioni di sì. Con la forza di un’attesa lunghissima e di un risultato referendario inequivocabile, finalmente arriva in porto la legge popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua. Un titolo che già da solo rende l’idea dei contenuti di questa legge.
Una legge popolare, scritta dai cittadini portata avanti dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua fin dal 2007 ed arrivata in discussione in questa legislatura con la costituzione di un intergruppo di parlamentari chiamato Acqua bene comune.
La legge in discussione in queste settimane porterebbe ad una svolta radicale rispetto alle politiche governative ispirate alla privatizzazione. Una legge dai cittadini e per i cittadini, spinta da un gruppo di parlamentari all’apparenza trasversale. Solo che dentro c’è anche il Pd. Dopo mesi di silenzio assordante e continui rinvii della discussione un bel giorno in Commissione Ambiente il deputato del Pd Borghi ha presentato un emendamento che CANCELLA l’articolo principale della legge, l’articolo 6. Che prevede che l’acqua sia pubblica, che la gestione dell’acqua sia pubblica e che le infrastrutture dei servizi idrici siano pubbliche. Insomma il Pd strappa il cuore a una legge che a parole promuove. È la solita politica delle due facce: quella per i tg e quella vera. Noi combatteremo con ogni mezzo e per difendere il nostro sacrosanto diritto all’acqua bene comune. Domani c’è il voto definitivo in commissione e poi tra due settimane la discussione in aula alla Camera. Seguiteci, fate sentire la vostra pressione per la nostra acqua pubblica e contro quelle potentissime società per azioni che ci stanno assetando usando le bollette come bancomat. Il Pd sta con loro. Il M5S sta con i cittadini.

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