SOCIETA’ PUBBLICA DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI SI AFFIDA ALLE AGENZIE INTERINALI PER LE ASSUNZIONI

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Una società pubblica del ministero dei beni culturali si affida a società interinali. Cosa c’è sotto?

Ales S.p.A. è una società al 100% pubblica sotto al controllo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il Ministero esercita un controllo sui singoli contratti che eccedano i 10.000 (diecimila) euro della società.
Il 17 febbraio 2015 accade qualcosa di molto anomalo. In 72 minuti sono stati aggiudicati, nello specifico, tre incarichi mediante affidamento diretto, tutti per «servizio di somministrazione lavoro a tempo determinato» a società interinali private. L’importo di ciascuna delle tre succitate aggiudicazioni, aventi tutte lo stesso oggetto e facenti riferimento allo stesso periodo di lavoro, ammonta a 39.000 euro. Guarda caso 1000 euro in meno rispetto alla soglia di 40.000 euro necessari per la gara pubblica.

Il governo glissa sulla domanda.

Non vorrei dover supporre che questa situazione faccia comodo a qualcuno. Metodi di assunzioni così poco trasparenti creano un humus pericoloso, non vorremmo mai che una società pubblica così importante e così strategica diventi una macchina del consenso per qualcuno. Leggiamo una certa reticenza da parte del Governo ad affrontare con tempestività il tema. C’è un’altra interrogazione del M5S dello scorso anno che non ha mai ricevuto risposte. Riguarda il Presidente di Ales Giuseppe Proietti, oggi anche sindaco di Tivoli. E’ stato riconfermato il 16 aprile 2014 dalla dott.ssa Annamaria Buzzi, sorella di Salvatore Buzzi, fondatore della celebre cooperativa «29 giugno» e arrestato lo scorso 3 dicembre nell’ambito dell’inchiesta «Mafia Capitale».

Proietti, è anche sindaco della città di Tivoli. Siamo sicuri che non ci siano incompatibilità?
Franceschini guida il suo ministero nel porto delle nebbie.

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