EX ASSESSORE DI TORRE DEL GRECO GESTISCE L’UNIVERSITA’ DI CASSINO E SCOPPIANO I RICORSI

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Ciro Attaianese, già assessore a Torre del Greco del plurindagato sindaco di centrodestra Ciro Borriello, si insedia come rettore dell’Università di Cassino il 1 novembre del 2009. In quegli anni a Cassino, mentre si decideva di aumentare l’importo di gettone di presenza ai membri del CDA, vengono licenziati in tronco 17 lettori di lingua lasciando così, paradossalmente, la facoltà di lingue senza lettori di lingua madre straniera. Ma non è questo l’unico caso di una gestione apparentemente padronale dell’ateneo laziale.

Lo denuncia in una interrogazione la nostra portavoce M5S Vilma Moronese che sul tema ha depositato un’interrogazione in Senato -> http://www.vilmamoronese.it/universita-di-cassino-interrogazione-parlamentare-m5s/3925

Oltre a segnalare le illegittimità riscontrate al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, i senatori chiedono al governo di intraprendere iniziative per interrompere le condotte riscontrate che, di fatto, potrebbero determinare un danno erariale. Dei 5 membri che compongono il collegio dei revisori dei conti, infatti, 4 sono di nomina ministeriale, di cui un componente effettivo ed uno supplente designati dal ministero dell’Istruzione ed un effettivo ed un supplente designati dal ministero dell’Economia.

I gettoni di presenza sarebbero stati incrementati fino a 600 euro per i membri del consiglio di amministrazione e fino a 250 euro per i componenti del Senato accademico, mentre per il presidente del collegio dei revisori dei conti da circa 8762 euro si passa ad oltre 13mila euro e per i componenti dell’organo da 7 a 10mila euro.

Attualmente sarebbero pendenti anche numerosi ricorsi per presunte procedure concorsuali anomale e presunte condotte di demansionamento e mobbing, ciò con ulteriori oneri in termini di spese legali per l’ateneo. In particolare, come risulta dal bilancio unico di previsione per l’esercizio finanziario del 2014, le spese legali hanno superato gli 1,7 milioni di euro.

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