CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO A PUNTA CAMPANELLA

Punta Campanella, paradiso degli escursionisti e degli amanti della natura provenienti da tutto il mondo nella costiera amalfitana, patrimonio dell’Unesco, sta subendo un pesante progetto di urbanizzazione con i fondi europei.

Con Isabella Adinolfi e gli attivisti di  WWF, Lega Ambiente, Italia Nostra, Lipu, VAS, Centro Studi e Ricerca F.M Crawford e Salviamo il Paesaggio ho fatto un sopralluogo nel cantiere in questione e, insieme, stiamo cercando di metteremo in atto tutte le azioni necessarie per fermare la cementificazione e il deturpamento delle bellezze naturali di Punta Campanella.

Sull’area naturale marina protetta della Costiera Sorrentina è stata presentata un’interrogazione di cui sono primo firmatario che ha già sortito un primo effetto: Il nostro tempestivo intervento insieme alle associazioni ambientaliste ha garantito la salvaguardia del tratto sotto la tutela dei Beni Archeologici.

A Punta Campanella sono in fase di ultimazione alcuni lavori concernenti in restauro di manufatti e l’abbattimento di barriere architettoniche. In realtà questo intervento è stato oggetto di un esposto del WWF che configura affatto come un’opera invasiva contro la legislazione vigente con l’ampiamento della sede stradale là dove c’era una vecchia mulattiera e l’edificazione di muretti  in cemento e parapetti. Senza contare che al fine di realizzare i lavori, sono stati eseguiti interventi di taglio su alberi d’alto fusto e sulla vegetazione, con danneggiamento anche di specie rare, e realizzati passi carrabili e  varchi di accesso a proprietà private. Tutto questo in una zona nella quale vige il divieto di transito per i veicoli a motore, giustificato dal pericolo di frane.

Dalla documentazione prodotta dalle associazioni che hanno a cuore la riserva di Punta Campanella, emergono dunque seri dubbi sui veri obiettivi che si pone il progetto e attraverso l’interrogazione chiediamo al ministro Franceschini se, con quali tempistiche e con quali modalità ritiene di intervenire, con ogni mezzo a sua disposizione, per impedire che l’area protetta di Punta Campanella venga definitivamente compromessa.

 

In un sentiero, un ex-mulattiera di un metro e mezzo catalogata ad alto rischio idrogeologico (R4), coinvolta già da frane che hanno purtroppo portato alla conta dei morti in questo territorio, non si è intervenuti con un progetto di messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico del costone di terra e roccia, utilizzando i fondi europei in modo utile in un Paese dove il governo nega le risorse per questa emergenza nazionale. Piuttosto si è deciso di stravolgere lo strepitoso paesaggio alzando muretti con cemento armato, avulsi dal contesto per creare una strada sicura per le utilitarie che ad oggi sarebbero interdette al passaggio per il rischio frana. Come se non bastasse si interviene portando su tutto il percorso vettori interrati che potrebbero contenere il passaggio di utenze elettriche, telefoniche ed altro che fanno presagire un rischio urbanizzazione a valle e lungo tutto il percorso del sentiero. Al nostro sopralluogo hanno partecipato anche i giornalisti di testate locali e nazionali. Per informazioni dettagliate, ti segnalo questo articolo di PositanoNews -> http://www.positanonews.it/articolo/167595/massa-lubrense-punta-campanella-il-danno-ormai-e-irreversibile

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