Inquinanti nelle falde di Cava Sari, ARPAC faccia luce sulla società di monitoraggio ambientale

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“La società Ecosistem srl, che si occupava del monitoraggio acque di falda della discarica ex Cava Sari di Terzigno, nel 2010 aveva registrato una serie di criticità relative al superamento dei valori massimali per alcuni prodotti altamente inquinanti, in particolare il Cadmio. Sempre nel 2010, la Ecosistem fu sostituita alla società Natura srl ed inspiegabilmente i valori rientrarono immediatamente nella norma. Una situazione sulla quale il Movimento Cinque Stelle, anche stavolta, vuole vederci chiaro: oggi, dopo aver raccolto una gran mole di documentazione con accesso agli atti alla Cava Sari, chiediamo l’intervento dell’ARPAC ”.

Lo afferma il deputato del M5S Luigi Gallo che ha inviato una lettera all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale per “conoscere il nome del dirigente che ha deciso il cambio di società che si occupava del monitoraggio delle acque di falda”, dalla ECOSISTEM srl alla NATURA srl, e le “motivazioni che hanno spinto a tale decisione”.

“Oltre a denunciare i danni causati dalla discarica di Cava Sari ai cittadini ed al patrimonio ambientale del parco Nazionale del Vesuvio – precisa Gallo – ho più volte chiesto al Ministero dell’Ambiente di intervenire per tutelare il nostro territorio. L’ho fatto attraverso un’interrogazione depositata il 2013 in cui chiedo a Galletti di prendere misure d’emergenza per la messa in sicurezza e la bonifica delle aree contaminate. Ad aprile, con una seconda interrogazione, dopo aver preso contatti con il gruppo di ricerca del professor Benedetto De Vivo del dipartimento di Geologia dell’Università Federico II, ho chiesto al ministro di riassegnare le risorse disponibili, quasi 6 milioni, strettamente alle bonifiche. Tutto questo mentre al Senato siede Mimì Auricchio, ex sindaco di Terzigno, che piuttosto che interessarsi della salvaguardia dei cittadini e del territorio vesuviano, pensa a saltare dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza, sino a schierarsi con Denis Verdini, ispiratore del Pregiudicatellum, il senato dei politici regionali condannati ed inquisiti “.

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