Maresca, i cittadini chiedono un presidio sanitario attivo… il Pd risponde con polizia e repressione

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Il Comitato Pro Maresca comunica che questa mattina alle ore 8.30 il reparto celere della Questura di Napoli, coadiuvato dal Commissariato di Torre del Greco, ha intrapreso le azioni necessarie allo sgombero coatto del presidio di lotta  al 5° piano dell’ Ospedale Maresca.

Per il Comitato: “Oggi viene sottratto alla cittadinanza l’unico luogo di discussione e aggregazione per chi da cinque anni si è battuto per il diritto alla Sanità Pubblica dell’intera comunità, nel silenzio-assenso della politica e delle istituzioni a tutti i livelli. Nonostante questo duro atto di repressione, la lotta del Comitato non si ferma e già da oggi è indetta un’assemblea straordinaria alle ore 18 nel cortile antistante l’ingresso della palazzina vecchia dell’Ospedale Maresca.

Alla stampa ho dichiarato che: “Queste sono le uniche risposte che sanno dare un governo “abusivo” e Vincenzo De Luca, che siede sullo scranno più alto del palazzo della Regione Campania. Mentre i cittadini chiedevano un presidio sanitario attivo, con un pronto soccorso e con eccellenze del settore, già presenti, i governi del Pd rispondono con polizia e repressione», ha tuonato il parlamentare”.

Sostegno anche dai consiglieri regionali M5S: “Come consiglieri regionali del M5S eravamo già in contatto col Comitato e avevamo programmato nei prossimi giorni una visita al presidio ospedaliero. Ci hanno comunicato che era stato lo stesso direttore sanitario a consegnare le chiavi del presidio al Comitato: come si può leggere, allora, questo atto di forza? Eppure durante la campagna elettorale il presidente De Luca aveva fatto molte promesse, garantendo il potenziamento della struttura e scongiurandone la chiusura. Invece, oggi assistiamo sconvolti a questo intervento repressivo, che va in direzione contraria a quanto dichiarato da De Luca e da altri politici regionali che nei mesi passati si erano eretti a paladini del Maresca. L’ospedale Maresca è l’emblema dei tagli al sistema sanitario fatti sulla pelle dei cittadini: non è possibile che l’unica struttura ospedaliera esistente tra Napoli e Castellammare funzioni a mezzo servizio, con il pronto soccorso e i reparti correlati che operano a singhiozzo nonostante le numerose richieste giornaliere degli utenti. Vogliono forse smantellare definitivamente la struttura? Noi ci opporremo, come stiamo facendo da mesi con atti parlamentari, e porteremo questa battaglia anche in Regione. La sanità in Campania è allo sfascio, vittima di spartizione di potere e gestita da manager incapaci, ma finché si continuano a tagliare i servizi ma non i costi e gli sperperi come nel caso del Maresca, il problema non sarà mai risolto e il diritto alla salute in questa terra resterà non garantito. Pieno sostegno, dunque, ai tre attivisti denunciati stamane, colpevoli di aver tutelato l’art. 32 della Costituzione: chi dovrebbe tutelare il diritto alla salute non lo fa e si colpiscono invece i cittadini, che lottano e non si arrendono a vedere calpestati i diritti fondamentali. Inviteremo i membri del Comitato nei nostri uffici in Regione per condividere le azioni da attuare in Consiglio a difesa dell’ospedale Maresca”.

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