In un articolo pubblicato sul sito della testata Agenda Digitale, Roberto Caso, professore associato di Diritto privato comparato all’Università di Trento, ricorda la mia proposta di legge sul tema della ‘open science’. In sostanza, si tratta di consentire agli autori di aprire al pubblico, senza fini di lucro, i contenuti scientifici da loro prodotti, una volta che sia trascorso un congruo periodo di tempo dalla prima edizione a pagamento pubblicata dall’editore.
L’obiettivo è di diffondere la conoscenza scardinando il sistema oligopolisitico che si è andato configurando negli anni, a causa del quale gli autori hanno perso qualsiasi potere contrattuale, con grave danno per tutta la comunità. La pandemia da Covid 19 evidenzia l’urgenza di andare verso una ‘open science’ e la proposta di legge che ho presentato all’inizio di questa legislatura, oggi ferma al Senato, sarebbe un buon punto di partenza. Rivolgo dunque un appello a tutte le forze politiche di maggioranza che sostengono la scienza e la condivisione del sapere ad andare nella stessa direzione.