#CuraItalia – Bonus lavoratori dipendenti e autonomi

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BONUS DA 100 EURO

Per i lavoratori dipendenti che devono continuare a uscire da casa e lavorano in sede è previsto un bonus da massimo 100 euro. Vale per chi non può sfruttare lo smart working e ha un reddito inferiore ai 40mila euro lordi annui. Il bonus non è imponibile ai fini fiscali e viene erogato direttamente dal datore di lavoro sullo stipendio: 100 euro è la cifra massima ma va calcolata sulla base dei giorni effettivi di lavoro in sede. Verrà pagata ad aprile, poi il datore di lavoro recupererà le somme attraverso compensazione fiscale. Per i lavoratori in quarantena precauzionale, invece, il periodo a casa deve essere considerato come la malattia. Il periodo di malattia per quarantena non si somma al calcolo del periodo di comporto, ovvero il limite di giorni di malattia in un anno dopo cui un lavoratore è licenziabile.

INDENNITÀ PER LAVORATORI AUTONOMI

Commercianti, artigiani e lavoratori autonomi con partita Iva, co.co.co o iscritti alla gestione separata dell’Inps possono accedere a un indennizzo da 600 euro. A questo bonus possono accedere anche i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari, gli agricoli e i lavoratori del mondo dello spettacolo. La domanda dovrà essere presentata all’Inps. Per quanto riguarda le modalità di accesso si attende una circolare con le regole precise. Per quanto riguarda, invece, gli iscritti agli ordini professionali ci sarà la possibilità di accedere a un’altra misure, chiamata Reddito di ultima istanza (all’art.44 con il “fondo per il reddito di ultima istanza”). Per chi, quindi, è iscritto a casse previdenziali private è previsto il bonus, finanziato tramite un fondo da 300 milioni di euro. Il dialogo con gli ordini professionali su questo punto procede serrato.

DI QUALE LIQUIDITÀ DISPONGONO PARTITE IVA?

Da un lato con il potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI e per i professionisti. Tra le altre opportunità offerte dal fondo le partite Iva potranno ottenere da subito 3.000 euro di finanziamento a 18 mesi per rispondere alle scadenze immediate (cambiali, carte di credito, assegni, ecc.). Inoltre aumenta sia l’importo massimo garantito dal fondo per singola impresa (da 1 a 5 milioni di euro) sia la percentuale di copertura, che sale all’80% del finanziamento. Infine, sarà possibile garantire non solo nuovi finanziamenti ma anche rinegoziazioni di finanziamenti in essere e la garanzia sarà offerta a titolo gratuito.

Dall’altro lato c’è un bonus da 600 euro su base mensile per professionisti, autonomi, commercianti, co.co.co e ambulanti. Una somma completamente esentasse e che verrà rifinanziata fin quando servirà.  Non va dimenticato, infine, che il “fondo Gasparrini”, per la sospensione dei Mutui per la prima casa, è stato esteso anche alle Partite Iva.

Questo articolo ha un commento

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    Renato Scarpato

    Scusami ma chi è disoccupato già da fine stagione scorsa ma non fa parte del turismo ma dipendente di ditta NCC che cosa può avere se ora certamente nessuno lo assumerà?

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