Alleanza per sconfiggere povertà educativa

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Occorre creare un fronte comune di alleanza tra i soggetti del mondo culturale, sociale e dell’istruzione per creare nuovi interessi culturali tra chi non ne consuma, a partire dall’incremento dei lettori. Un’impostazione di questo tipo porterà anche a costruire delle imprese solide che si trovano a collaborare su piattaforme e ruoli definiti.

Il primo dato significativo della ricerca Cultura 2030, commissionata al sociologo De Masi, è che gli occupati saranno il 33%, con il settore culturale che sarà uno dei primi comparti di sviluppo

Interessante sottolineare che la chiave nuova è che il mondo della cultura dà nuovi modelli per ragionare anche in termini di lavoro e di Pil. L’ultima legge di Bilancio ha inserito l’analisi del benessere ecosostenibile, cioè si misura il benessere ecosostenibile che ha prodotto una precedente legge di bilancio. Quello che vogliamo fare è iniziare a ragionare anche sulla proiezione del benessere. In questo modo si può fare una legge di bilancio in cui si vedono i fattori economici di sviluppo ma anche quelli dal punto di vista del benessere ecosostenibile. Così facendo si possono orientare le politiche pubbliche, ma forse anche quelle private.

Nel periodo di crisi (2007-2010) mentre si riduceva l’occupazione dell’1,4% in tutti i settori, aumentava dello 0,7% nel settore culturale. Il che dimostra come quello culturale sia un comparto anticiclico che cresce anche nei periodi di crisi

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