IL FALLIMENTO DEL PD SULLA SCUOLA, UN’ANALISI IN 5 CAPITOLI

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E’ sotto gli occhi di tutti il fallimento delle riforme scolastiche del PD ed oggi non possiamo che essere preoccupati per 8 nuovi capitoli sulla scuola da parte di questo governo.

Apriamo i primi 5 capitoli.

Partiamo dalla FORMAZIONE INIZIALE E ACCESSO ALL’INSEGNAMENTO 
nella scuola secondaria di I e II grado. Il progetto folle del governo ha lasciato la scuola italiana sprovvista dei docenti che servono, soprattutto in ambito scientifico. La soluzione del M5S è facile e immediata e prevede l’assunzione di docenti abilitati già pluriformati attraverso un concorso per titoli e servizi che non necessita di altri esami. Questa procedura può essere svolta in contemporanea al veloce assorbimento di quelli che sono in GAE e che hanno fatto già il concorso; la priorità è rispondere ai bisogni della scuola e non assumere un docente di diritto se serve uno di matematica, come è stato fatto in questi anni. Il concorso-corso di formazione di 3 anni per i laureati va ridotto ad un’anno per tutti i docenti che hanno già svolto almeno 36 mesi di servizio e per quest’ultimi ci deve essere anche una quota riservata nel concorso. Il corso per non trasformarsi in un sistema che costringe docenti formati a lavorare gratis nella scuola per 2 anni deve garantire uno stipendio pieno se la persona selezionata si trova a supplire l’assenza di docenti nelle scuole.

La delega che riguarda gli insegnanti di sostegno per gli STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI ci preoccupa per il possibile depotenziamento degli attuali insegnanti e per le possibili riduzioni di risorse per il comparto. La medicalizzazione da sostituire all’educazione è un rischio non da poco. Secondo voi dovremmo avere fiducia delle riforme di una maggioranza che secondo il dossier di tuttoscuola.com ha prodotto l’effetto che negli ultimi tre mesi 60 mila docenti di sostegno hanno cambiato posto, con la conseguenza che il 43% dei ragazzi disabili ha cambiato insegnante?

Grave sono i passi compiuti da questa maggioranza nei confronti dei diplomi professionali svuotati di TITOLO PROFESSIONALE, garantendo così alle imprese l’impiego gratuito di studenti per i tirocini e allontanando gli studenti dal lavoro. L’unico obiettivo raggiunto, insieme alle 400 ore di alternanza scuola-lavoro obbligatoria è di avvicinare i giovani ad un terreno di sfruttamento indeterminato nel mondo del lavoro verso un modello in cui si lavora sempre di più gratis.

La delega sulla VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI è un occasione persa per non aver eliminato la bocciatura all’elementari e non aver sostituito i voti con un modello serio concentrato sui veri apprendimenti di ogni individuo. Il clamoroso errore di piegare la scuola italiana sulla valutazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro dipinge una società voluta dal governo sempre più piegata sui valori di mercato che su quelli della vita.

Il SISTEMA INTEGRATO 0-6 è quello che preoccupa di più per la possibile privatizzazione del settore su tutto il territorio nazionale. Era priorità investire sulla creazione di ASILI NIDO STATALI che il governo ha solo annunciato. E’ priorità dare una risposta a tutti i precari storici della scuola dell’infanzia che possono potenziare il servizio educativo nei comuni dove è totalmente assente. Ancora una volta si rischia una riforma che chiedono i finanziatori dei partiti e non i cittadini, il popolo sovrano.

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