Sono concentrato sulle soluzioni per i cittadini come il reddito di emergenza e i finanziamenti a fondo perduto per le piccole e medie imprese. La mia intervista integrale per Cronache di Napoli

 

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La maggioranza viene costantemente messa a rischio dall’ex premier Renzi e dai suoi. Crede che approfittando dell’attuale difficoltà qualcuno pensi di dare una spallata al premier Conte?

Nel nostro Paese si chiacchiera troppo di manovre di palazzo e scalate di potere in un momento dove io sono concentrato, lo è il M5S e lo è il Presidente del Consiglio Conte, a soluzioni concrete ai cittadini per superare e convivere con la pandemia a partire dal reddito di emergenza per le nuove persone cadute in stato di povertà e dai finanziamenti a fondo perduto per le piccole imprese che devono poter ripartire

Teme di più il fuoco amico o quello delle opposizioni che pure non risparmiano attacchi ai giallorossi rispetto alla gestione emergenziale e non solo?

Temo chiunque in questo momento pensi a fare propaganda e non si occupi dell’Italia e degli italiani

Alle spaccature interne alla maggioranza giallorossa si aggiungono quelle interne al M5S. Alcuni sono stati espulsi, altri sono andati via (Acunzo, Giarrusso, Bologna). Assistiamo ad una sorta di ‘degenerazione’ del Movimento. Che fine ha fatto l’uno vale uno se chi la pensa diversamente viene isolato o cacciato?

A parte la voce isolata di Renzi in questo momento al governo c’è molta compattezza nella maggioranza. Lo dimostra l’approvazione di decine di decreti di queste settimane e anche il lavoro parlamentare. Ieri abbiamo approvato le soluzioni per i lavoratori dello spettacolo, le imprese culturali e incentivi alla lettura e alle piccole librerie in Commissione Cultura. Il M5S è ancora più forte di prima proprio perchè le ricette che ha sempre proposto, dagli investimenti in sanità al reddito di cittadinanza oggi sono indispensabili. Ho stima delle persone che mi ha citato e in questo momento so che ci sono dei chiarimenti in corso per poter recuperare deputati come Acunzo che apprezzo per il suo impegno parlamentare nel cinema, altri scelgono percorsi individuali fuori da un comunità politica come quella del M5S che ogni giorno sta riacquistando sempre più credibilità nel Paese.

Con la fase due ci si avvia alla riapertura delle attività, tranne quella scolastica che avverrà a settembre..

Lavoriamo in Parlamento per un graduale ritorno alla presenza a scuola con un numero ridotto di studenti per aula con un grande piano di investimenti e di riorganizzazione che cancelli le classi pollaio. Su questo abbiamo presentato una modifica al decreto scuola con la deputata Vittoria Casa che speriamo il parlamento approvi al più presto. Sarà necessario un cambio di organizzazione, ad esempio, sugli orari e sugli spazi. Intanto il Parlamento si è già espresso con un voto unanime di tutti i gruppi per coinvolgere musei, siti e parchi archeologici, biblioteche e centri culturali in attività strutturali con gli studenti. La creatività, l’arte, la musica e la cultura diventeranno nuovi protagonisti nella vita degli studenti nei prossimi mesi di convivenza con il coronavirus. La scuola può educare ad una società che cambia senza esporre a rischio la salute dei bambini, delle famiglie e degli operatori scolastici costruendo educazione in nuovi spazi. Dobbiamo arrivare pronti con un nuovo modello organizzativo a settembre coinvolgendo genitori e docenti e con soluzioni differenziate in funzione delle peculiarità delle singole scuole affrontando tutti i problemi strutturali di questi cambiamenti. Sono i docenti che dovranno essere protagonisti di queste trasformazioni perchè sono loro che conoscono la scuola, gli studenti e il territorio.

Una delle accuse che viene mossa all’operato del governo rispetto alla gestione emergenziale è di aver dimenticato alcune categorie fragili. Quali sono le sue proposte in merito?

Voglio sottolineare che il Ministro dell’Istruzione con 165 milioni di euro ha garantito tablet, PC e traffico dati agli studenti che ne erano sprovvisti in tempi record ed è stato appena approvato il piano straordinario di 400 milioni di euro per la rete e la connessione in tutti i 32.213 plessi scolastici con la banda ultra larga. La tecnologia tuttavia non risolve i problemi di povertà educativa e culturale di 1,2 milioni di bambini e ragazzi a rischio che vivono in famiglie in cui i genitori sono assenti, o che sono ammassati in spazi non adeguati ad una convivenza prolungata, penso anche ai minori portatori di disabilità. La stragrande maggioranza di questi minori non riesce ad essere coinvolta dalla didattica a distanza, non ha un adeguata assistenza sociale, e l’isolamento sta peggiorando le condizioni rischiando di far scivolare bambini e ragazzi in percorsi di devianza o abbandono. Per questo immagino un grande piano culturale e sociale che investe tutto il governo e coinvolga i sindaci, con l’assunzione di assistenti sociali e il monitoraggio delle scuole affinchè si strappi ogni bambino dal degrado e dalla violenza. Stiamo interloquendo con i Ministri e con Conte per creare degli spazi e percorsi didattici, di recupero in presenza , prima di settembre, per questa enorme fetta di minori che pagava un prezzo enorme ieri e rischia di pagare un prezzo più alto oggi a causa della pandemia. Un monitoraggio del Ministero dell’Istruzione parla di un 42mila studenti non raggiunta dalla didattica a distanza. Iniziamo con il dare risposte già il 18 maggio a questa piccola comunità, è essenziale come dare il pane alle famiglie che non hanno i soldi per mangiare.

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