Diario dell’emergenza coronavirus (parte seconda) – Torre del Greco


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Conosco la situazione, la sto affrontando con gli operatori del settore, chiamando i direttori generali dell’Asl, chiamando il sindaco, chiamando la protezione civile e il prefetto.

La situazione è questa: le misure di contenimento del governo stanno funzionando, i contagi sono la fotografia di ciò che è accaduto una settimana fa, quindi ben presto scenderanno e gli ultimi dati lo sottolineano.
Nel sud, però, i focolai diventano gli ospedali e le strutture per anziani.

In questi giorni e in queste ore sto sollecitando i direttori generali delle aziende ospedaliere, non solo dell’Asl di Torre del Greco, ad aumentare i laboratori per i tamponi per poter dare il risultato in poche ore. Invece in questo momento sono necessari giorni. E’ chiaro che succede questo: il contagio continua a propagarsi e ad attivare nuovi focolai.

Ad oggi, le forniture del governo hanno permesso in queste ore di garantire la protezione per tutti gli operatori, non solo quelli che lavorano negli ospedali COVID.

Il problema del contagio negli ospedali sussiste ed è una emergenza. Pensate a chi si presenta negli ospedali per cause diverse dal coronavirus. Non è detto che queste persone non ne siano affette, ma semplicemente non lo sanno. E questo vale soprattutto nel caso degli asintomatici, persone che non hanno alcun sintomo da Coronavirus. A questo si aggiungono i rischi negli RSA, nelle case di riposo dove qualche anziano si ammala.

Questa situazione è pericolosissima, perché si porta il virus in maniera indisturbata in luoghi delicati come gli ospedali e le case di cura. L’unica fase in cui possiamo intervenire è la prevenzione e quindi accelerare la velocità con cui vengono fatti i tamponi, quindi aumentare il numero di tamponi giornaliero e aumentare la velocità con cui abbiamo il risultato dei tamponi.

Le Asl, ad oggi, sono ancora sottodimensionate rispetto alle attività dei tamponi, su questo sto facendo grande pressione su tutti gli organi, affinché si aprano nuovi laboratori per aumentare i livelli di sicurezza dei contagiati e dei non contagiati.

Le strutture ospedaliere stanno lavorando al massimo del personale, al massimo della capienza, raggiungendo il limite del personale, purtroppo ci sono dei bandi per l’assunzione di ulteriore personale specializzato che vanno deserti, penso ai medici di pronto soccorso e ciò sta creando una difficoltà a tutto il sistema.

Invece informazioni rassicuranti ci arrivano sul fronte dei dispositivi di protezione per il personale sanitario che ha raggiunto tutti gli operatori della Sanità

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