Nasce a Roma la Comunità educante diffusa

educazione diffusa

L’educazione diffusa, come l’esperienza delle “scuole aperte“, con tutto il suo carico di pensiero critico e di proposta di trasformazione dell’apprendimento, suscita sempre più attenzioni. Sono ormai diversi i progetti in fase di avvio in Italia, tra gli ultimi “CostruiAmo la Comunità Educante Diffusa” presentato a Roma in questi giorni attraverso alcuni appuntamenti

Ad animare il progetto in questo caso è soprattutto il Municipio locale (il VII), che ha cominciato a coinvolgere alunni, studenti, famiglie e personale scolastico, associazioni territoriali e volontari municipali. Nello stesso territorio, come segnalato (Primavera educativa alla Caffarella), ha cominciato a muovere i primi passi anche un altro interessante percorso di apprendimento diffuso, quello della Rete di educazione Caffarella (Rec), che include anche il primo asilo nel bosco di Roma.

L’obiettivo del Municipio è costruire le basi di quella che viene chiamata “Comunità Educante Diffusa”, con cui trasformare alcuni luoghi del quotidiano, a cominciare dalla scuola e dal verde, in ambiti adatti a coltivare una nuova educazione civica.

Le prime iniziative (mural, pulizia dei locali e dei giardini di alcune scuole con il coinvolgimento di genitori e studenti) possono essere delle occasioni per “ragionare facendo” su cosa significa rimettere bambini e bambine, ragazzi e ragazze in circolazione nella società e su come farlo sul serio: il Manifesto dell’educazione diffusa (e il relativo il piccolo “vademucum” Azioni di educazione diffusa), il confronto con i primi firmatari e con altri progetti avviati (ad esempio a Milano) e testi come La città educante (di Paolo Mottana e Giuseppe Campagnoli), possono essere strumenti importanti per trasformare l’interesse in un progetto solido.

Intanto si tratta di alimentare questo percorso anche attraverso momenti di confronto come quello in programma nel pomeriggio di lunedì 15 aprile, dalle 14,30 presso l’Aula consiliare di piazza Cinecittà 11, quando la “Comunità educante diffusa” sarà presentata ufficialmente: nel corso di un incontro pubblico, promosso dall’Assessorato Scuola con la partecipazione del mondo della scuola, dell’università, della cultura e dell’associazionismo.

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