Arrivano le nuove assunzioni per le università – La mia intervista per Rai Parlamento

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Sono misure reali o virtuali? Con il blocco delle assunzioni per il 2019 c’è lo stop anche per gli atenei?

Per fare chiarezza cito il grafico dell’andamento del fondo di finanziamento ordinario all’università del 2008 in poi fino al 2019. I fondi di finanziamento aumentano e raggiungono i finanziamenti post Governo Berlusconi con i tagli della Riforma Gelmini e aumentano rispetto al 2018. Sono 150 milioni in più al fondo ordinario. Non solo c’è lo sblocco del turnover ma anche la possibilità di assumere più personale rispetto a quello che andrà in pensione. Parliamo di almeno 2000 per professori ordinari, di più se professori associati. Sono sicuramente previste anche le assunzioni per i ricercatori a tempo determinato e indeterminato.

Ci sono 280 posti da ricercatore liberati per il turnover per gli atenei del centro-sud che finiscono al nord. Le ripartizioni non rischiano di formare una classe migliore al nord?

In termini assoluti i punti organico sono aumentati in tutte le università del sud. Rispetto alle ripartizioni si può intervenire con un miglioramento della Legge Profumo, scritta nel 2012 e che noi ereditiamo. Rispetto a questa legge vogliamo intervenire in due misure:

1) L’assegnazione dei nuovi punti organico che ci saranno nel 2019
2) La proposta di legge che parte dalla Camera, dalla Commissione Cultura, sull’aumento della platea per la riduzione delle tasse universitarie, la No Tax Area per gli studenti. Questo genererebbe un fondo compensativo per le università che hanno una grossa platea di studenti con basso reddito

Questi punti organico hanno copertura finanziaria?

Assolutamente sì, sono nelle tabelle della manovra di bilancio.
Nello specifico per il piano di assunzione di 1000 ricercatori di tipo B la copertura è di 20 milioni nel 2019 e di 59 a regime; per i ricercatori di tipo B addizionali abbiamo in bilancio una copertura di 10 milioni per il 2019 e 30 milioni a regime; per il piano associati la copertura è di 10 milioni.
Poi i 440 punti organico addizionali al normale turn over, nel 2019 e 2020, abbiamo come copertura i risparmi degli atenei, la stragrande maggioranza degli atenei se li può permettere. Infine, gli oltre 2000 punti organico derivanti dal turn over bloccato nel 2018, hanno come copertura l’FFO, che è bene ricordare, sarà costantemente incrementato negli anni successivi.

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