Le classi pollaio per la scuola sono come la riforma Fornero per le pensioni

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In questi giorni sia riviste online che giornali parlano dell’attività della Commissione Cultura, specificatamente delle Classi Pollaio. Questo provvedimento, del movimento 5 Stelle a prima firma Lucia Azzolina e che ha come relatrice Vittoria Casa, è l’oggetto della discussione in Commissione che qualche giornale l’ha intitolato scintille. Questo perché si vedono le opposizioni STRANAMENTE, dal nostro punto di vista, arrabbiarsi, scandalizzarsi, per discutere di una proposta che va a modificare la norma che ha voluto il Governo Berlusconi, con il decreto Gelmini.
Innanzitutto questa è una proposta di legge depositata lo scorso anno, che aveva una visione parziale, priva di alcuni elementi della legge di bilancio. Perché in effetti lì abbiamo inserito 2 Miliardi aggiuntivi per il comparto istruzione. E adesso dobbiamo programmare il lavoro per i prossimi anni, a partire dal 2020.

Abbiamo tre misure importanti avviate con il lavoro parlamentare:

1) educazione motoria nella scuola primaria

2) rafforzamento dell’educazione civica nella scuola con misure provenienti da tutte le forze politiche. Quella del M5S è a prima firma Dadone

3) classi pollaio

Le classi pollaio rappresentano la legge Fornero della scuola. Così come la legge Fornero ha messo in crisi i pensionati allungando il lavoro dei cittadini, facendo cassa sui pensionati e recuperando risorse su di loro, allo stesso modo la misura introdotta da Berlusconi, il decreto Gelmini, ha fatto cassa su scuola e università proprio intervenendo con la misura dell’innalzamento del numero di alunni per classe. Così come abbiamo cancellato la Legge Fornero intervenendo con la riforma di Quota 100, cancelleremo le classi pollaio con la proposta di legge dal Parlamento a prima firma Azzolina.

È certo che serviranno risorse per queste tre misure, che rappresentano un asse per risollevare la scuola, ed è certo che lavoreremo nei prossimi mesi per arrivare a definirle nelle prossime leggi di Bilancio.
Questo è il lavoro del parlamento che decide la traccia dell’attività della maggioranza, del Governo, e va a definire i punti per cui ci avete votato: l’eliminazione delle classi pollaio è uno dei punti principali nel Contratto di Governo sul tema della scuola. Quindi la nostra attività onora il contratto, il programma e la volontà di risollevare il mondo dell’istruzione.

Perché vedete, le classi pollaio non rappresentano solo un problema di sicurezza per i nostri studenti ma incidono direttamente anche sulla qualità di un’adeguata didattica in particolare per gli studenti diversamente abili. La nostra azione, quindi, punta a restituire reale dignità a ogni studente e alla qualità della scuola. Questo sarà il nostro impegno: continuare a chiedere maggiori finanziamenti per il comparto scuola a partire dai prossimi anni. Nonostante si sia già manifestata una grande attenzione di questo Governo che, in questa manovra di Bilancio, ha aumentato di 2 Miliardi il fondo per il comparto di istruzione scolastica.

Pensiamo di poter fare di più per mettere al centro, finalmente, la società della conoscenza che, insieme alla democrazia diretta, ribalterà il Paese e garantirà l’accesso alle migliori professioni a TUTTI. Anche a coloro che partono da situazioni svantaggiate dal punto di vista economico. Se siamo nati gridando contro la Casta, è nostro preciso dovere dare l’opportunità a tutti, senza distinzioni, di poter raggiungere la migliore posizione e le più grandi passioni di ogni singolo studente.

Come diceva Mandela: dobbiamo permettere attraverso l’istruzione a un contadino di diventare Presidente del Consiglio, a un operaio di diventare Presidente di un’azienda e al figlio di un disoccupato di poter accedere ai corsi di medicina e diventare un bravissimo medico.

Questo è quello che fa uno stato: dare le stesse opportunità a tutti.

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