Pronta la legge su accesso libero e gratuito

Pronta legge su accesso libero e gratuito: Trovate le coperture economiche.

Oggi in commissione abbiamo consolidato il contenuto della nostra proposta di legge sull’accesso libero e gratuito alle risultanze delle ricerche finanziate con fondi pubblici, il cosiddetto Open Access”. Entro un massimo di 6 mesi per materie scientifiche e 12 mesi per discipline umanistiche a partire dalla data pubblicazione su riviste scientifiche, l’articolo che scaturisce dalla ricerca finanziata, anche parzialmente, dal pubblico dev’essere reso accessibile insieme a eventuali materiali allegati. Questo sarà possibile grazie al riconoscimento, in capo al ricercatore, del diritto di riproduzione: vale a dire la possibilità di far prevalere la pubblicazione gratuita sul diritto d’autore vantato dall’editore dal momento della messa a disposizione gratuita dei contenuti, e comunque non oltre un anno dalla prima pubblicazione. Questo diritto era già stato riconosciuto da precedenti norme in materia ma non era mai stato mai stato effettivamente inquadrato. La nostra proposta prevede anche la creazione di una rete sistematizzata degli archivi in accesso aperto costruita partendo dalle esperienze già esistenti nel nostro Paese, da considerare come buone pratiche e da integrare in un sistema più ampio, per creare a livello nazionale una sorta di “motore di ricerca” attraverso il quale cittadini e addetti ai lavori potranno accedere ai materiali messi a disposizione in accesso aperto. Si tratta di una piccola rivoluzione che riconosce e rende operativo il diritto di accesso alla conoscenza da parte di tutti i cittadini. E su questo punto siamo contenti di poter annunciare di avere a disposizione le coperture economiche: infatti, per la realizzazione e la manutenzione dell’infrastruttura nazionale è autorizzata la spesa di un milione di euro nel 2019 e di 200mila euro annui a decorrere dal 2020 per la manutenzione. Il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca emanerà in seguito un decreto per premiare le migliori pratiche di attuazione del libero accesso alla ricerca da parte di enti di ricerca e università italiane. Anche sul fronte della divulgazione scientifica la proposta di legge del Movimento 5 Stelle compie un importante passo avanti: si prevede che il Mise, di concerto con il Miur, abbia il compito di promuovere il potenziamento e la valorizzazione dell’informazione e della divulgazione scientifica su tutte le piattaforme e i canali della Rai adottando le tecnologie più innovative. Confermiamo, dunque, la nostra intenzione di promuovere un ampliamento dell’offerta di informazioni riguardanti scienza e ricerca e, soprattutto, di farlo sperimentando le tecnologie più all’avanguardia che già in Rai si stanno utilizzando.

Open-access

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