CULTURA. M5S NELL’ALTO CASERTANO: IDEA STRATEGICA DI DISTRETTO PUO’ SALVARE TERRITORIO

CULTURA. M5S NELL’ALTO CASERTANO: IDEA STRATEGICA DI DISTRETTO PUO’ SALVARE TERRITORIO
tour m5s gallo
“C’è una visone strategica che potrebbe salvare il rilancio del nostro territorio. Promuovere interventi integrati capaci di parlare non più al recupero e alla valorizzazione di un sito culturale, ma al rilancio di un distratto culturale che tiene insieme turismo, sviluppo, paesaggio, trasporti, giovani, lavoro, partecipazione e fa lavorare in sinergia tutti i Comuni di un’area fuori da ogni campanilismo. Un’esperienza che abbiamo sperimentato nel distretto UNESCO che va da Portici a Castellammare di Stabia e che si può ripetere per l’Alto Casertano”.
Lo dichiara Luigi Gallo, deputato del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Cultura della Camera, che ha accompagnato una delegazione di portavoce e attivisti M5S alla scoperta dei siti culturali e turistici dell’alto casertano.
Il tour ha toccato i comuni di Pietravairano, Vairano, Alife e Piedimonte.
La visita è partita dal Castello di San Felice, a Pietravairano, un’opera unica che ha origini medievali e una suggestiva torre normanna sveva. La chiesa fuori le mura del Castello è stata oggetto di riqualificazione con fondi europei ma nonostante ciò non è mai stata riaperta al pubblico né inaugurata ed è oggi abbandonata, ostaggio di ladri di energia di elettrica. Il tour ha quindi toccato Taverna della Catena di Vairano Patenora, simbolo dell’incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele che sancì l’Unità d’Italia. Un struttura violentata dalla burocrazia e oggi abbandonata a se stessa, tra rifiuti e clochard. Non è visitabile, né fruibile. Ad Alife la terza tappa, con una visita nelle Mura Romane dove sorge un teatro antico, coperto dopo la costruzione di case popolari. Il tour si è concluso nel centro storico di Piedimonte Matese dove la delegazione M5S ha visitato la cappella di San Biagio, decorata con affreschi del Duecento quasi distrutti a causa delle infiltrazioni d’acqua, e il palazzo Ducale, ancora abbandonato nonostante le promesse della politica.
mattinoca

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