M5S APPOGGIA LA BATTAGLIA DEI MARITTIMI. GLI UNICI IN PARLAMENTO A FARE AZIONI CONCRETE!

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Ho presentato un’interrogazione e una mozione per salvaguardare i diritti dei lavoratori.

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M5S appoggia la battaglia dei marittimi
Gallo presenta un’interrogazione e una mozione per salvaguardare i diritti dei lavoratori
Il Movimento 5 stelle in favore dei marittimi. La manifestazione di protesta del 3 febbraio a Porto Santo Stefano sta sortendo gli efletti sperati dagli addetti ai lavori.
Migliaia di marittimi hanno, infatti espresso a gran voce malcontento e preoccupazione per la possibile emanazione di un decreto attuativo che, se entrasse in vigore potrebbe “cambiare rotta” su diversi punti rispetto alla normativa internazionale di riferimento creando i presupposti per una più difficoltpsa e gravosa procedura di rinnovo dei certificati IMO per i marittimi italiani,specialmente se paragonata a quella dei colleghi di altri paesi dell’unione europea.
Ad oggi non è ancora chiaro, in Italia quali saranno le precise modalità di rinnovo dei certificati, creando incertezza e confusione. Il decreto, che per adesso non è stato ancora firmato, porterebbe anche alla divisione della carriera del diporto da quella mercantile.
Alla vicenda si interessa anche il gruppo pentastellato che, nei giorni scorsi, ha depositalo al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti un imerrogazone per chiedere un confronto con i marittimi stessi e, di conseguenza, invitarli ad un tavolo di concertazione prima che i decreti oggetto della protesta diventino attuativi.
Primo firmatario dell’interrogazione è il deputalo Luigi Gallo. “Vorremmo sapere – dice – se il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti non ritenga doverosa ed appropriata un’azione urgente mirata al conseguimento di un confronto utile con le categorie di lavoratori marittimi, prima dell’emanazione di eventuali «decreti attuativi previsti dal decreto legislativo numero 71 del 12 maggio 2015, avendo cura di dare attuazione all’eventuale evoluzione del mercato dei lavoro. Chiediamo anche se e come intenda intervenire il Ministero per salvaguardare i diritti di tutti i marinimi italiani affinchè non si ritrovino, loro malgrado in una condizione di svantaggio rispetto ai colleghi stranieri”.
Gallo, inoltre, ha presentato in merito anche una mozione parlamentare, che sarà messa in programma per essere discussa in aula appena possibile. “Impegniamo – prosegue – il governo ad abrogate il decreto ministeriale 121 del 10 maggio 2005, a rendere operativo e funzionante l’osservatorio del mercato del lavoro marittimo previsto dalla legge numero 30 del 27 febbraio 1998 e ripristinare i titoli professionali e le relative equipollenze, nonché il progetto Orione negli istituii nautici, anche attraverso l’aggiornamento dei programmi scolastici per ciò che riguarda i correttivi riguardanti gli standard internazionali e l’implementazione dei programmi di insegnamento dell’inglese. Il lavoro dei marittimi deve essere considerato lavoro usurante e deve essere ridotta l’età pensionabile”. Ma non solo. “Chiediamo al governo – puntualizza Gallo – di adoperarsi affinché vengano rispettati i principi di equità di impiego e di eliminazione delle discriminazioni in materia di impiego e occupazione, come stabilito dalla convenzione Oil Mcl 2006, anche tramite l’introduzione per i marittimi di un salario minimo obbligarono non inferiore al costo medio della manodopera dei marittimi comunitari, controbilanciando l’aggravio sulle compagnie con un aumento dei benefici fiscali. Va quindi individuato un sistema di calcolo degli oneri dovuti ai raccomandatari per gli ingaggi dei marittimi, che sia proporzionale all’importo mensile che la compagnia di navigazione eroga al marittimo come salario lavorativo”.
Gallo vede poi il governo confuso sulla disciplina marittima. “Chiediamo – dice – anche di relazionare quali siano i punti di discrimine tra la certificazione che avviene in Italia e quella che avviene all’estero. I dirigenti nei convegni sono stati molto vaghi, quindi con un atto ispettivo li abbiamo chiamati a darci dei riferimenti chiari su che linea vogliano intraprendere”.

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