FUORI I POLITICI NON I RICERCATORI: UNA PROPOSTA DI LEGGE PER INVERTIRE LA ROTTA

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FACCIAMO FUGGIRE I POLITICI CORROTTI NON I RICERCATORI. UNA PROPOSTA DI LEGGE PER INVERTIRE LA ROTTA E TORNARE PRIMI NEL MONDO.

I ricercatori universitari, fiore all’occhiello di ogni Paese, noi li facciamo fuggire e in cambio ci teniamo i Politici peggiori d’Europa. Si sono susseguiti ben 4 governi di ogni colore, e la situazione è solo peggiorata. Nell’ultima Legge di Stabilità il premier Renzi non trova di meglio che tagliare ancora la ricerca.

Il M5S vuole mettere un argine a questa pessima china e invertire la tendenza: la ricerca universitaria è ai primi posti delle sue priorità, e per questo abbiamo appena depositato una legge della commissione CULTURA a prima firma Gianluca Vacca che ha come obiettivo prioritario la fine al precariato della figura del ricercatore universitario, con la reintroduzione del tempo indeterminato e la sua selezione attraverso un sistema di reclutamento che espropri il poter dei BARONI locali, con un CONCORSO NAZIONALE.

In particolare, all’articolo 1 vengono introdotte nell’ordinamento due distinte figure: il ricercatore a tempo determinato – durata triennale, prorogabile per soli due anni -, e il ricercatore a tempo indeterminato. In entrambi i casi il ricercatore universitario svolge attività di ricerca, di docenza e di servizi agli studenti.

Le selezioni per il ruolo di ricercatore a tempo determinato, avverranno mediante procedure pubbliche disciplinate dalle università. Invece, per l’accesso al ruolo di ricercatore universitario a tempo indeterminato è previsto il concorso pubblico su base nazionale, che darà luogo a graduatorie di merito suddivise per settori disciplinari.

Ma questo è solo l’inizio del processo democratico e partecipato per arrivare alla legge perfetta con la collaborazione di esperti. Intervenite sul LEX, il sistema di scrittura delle leggi del M5S fatta insieme ai cittadini.

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