NELLA SCUOLA DECIDE UN SOLO CAPO AL COMANDO? M5S DIFENDE LA LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO

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I dirigenti scolastici con la nuova legge sulla scuola voluta dal PD non avranno più le “mani legati verso i docenti contrastivi”.

E’ quanto scrive nella presentazione l’ANP che ha svolto corsi di formazione per i dirigenti. Vi faccio notare che non hanno scritto docenti “fannulloni” o “incapaci” , ma “contrastivi”, ovvero docenti che per libertà di insegnamento o per contrattazione sindacale possono anche opporsi agli imperativi di un dirigente scolastico.

La comunità scolastica resta valida se rimane uno spazio aperto di confronto, di democrazia, di pluralità. Sono concetti che dovrebbero essere valori da diffondere nella comunità degli studenti e dei genitori di ogni scuola. La deriva imposta dal Partito Democratico è invece autoritaria e partitocratica.

Il ministro ha l’ultima possibilità rispondendo alla mia interrogazione per censurare questi dirigenti e trovare forme di tutela concrete per la libertà di insegnamento o gettare la maschera e sostenere apertamente il modello dell’obbedienza al capo indipendentemente dai danni prodotti nei confronti degli studenti.

LEGGI LA MIA INTERROGAZIONE INTERROGAZIONE LUIGI GALLO

Al ministro Giannini ho posto 5 domande:

  1. se non ritenga che alcune delle affermazioni dell’Anp siano da censurare per la deriva e cultura autoritaria che si rischia di diffondere nelle scuole;
  2. in che modo intende salvaguardare la libertà di insegnamento e proteggere la classe docente da eventuali abusi dei dirigenti che se non ritengono “non ‘avere le mani legate’ rispetto ai docenti contrastivi” ;
  3. se non intende chiarificare e modificare la posizione e tutti i poteri rivestiti dai dirigenti scolastici, in modo da evitare una deriva autoritaria nelle scuole e salvaguardare i diritti di tutto il personale docente;
  4. se l’organico dei posti comuni e di sostegno continueranno a coesistere con quello di potenziamento;
  5. sepensa di continuare a rispettare il turn over al 100% o in che modo cambieranno i criteri per il calcolo del fabbisogno annuale di docenti considerando le nuove misure sull’organico potenziato, gli ambiti territoriali e l’aumento dell’autonomia finanziaria dei singoli istituti.

#GianniniRispondi

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