COME TI SMASCHERO IL PD: LA SUPERMARCHETTA CULTURALE IN LEGGE DI STABILITA’

l

I ladri non conoscono ferie e neanche il M5S.

Passano le legislature, cambiano i nomi dei partiti, ma la vergognosa consuetudine delle marchette in legge della Stabilità in favore degli amici della politica resta sempre in piedi.

Alle ore 23.30 ho denunciato la Supermarchetta culturale in Stabilità: 6 milioni alla Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura, guidata dalla moglie del deputato Pd Marco Causi – già assessore al Bilancio al Comune di Roma durante le giunte Marino e Veltroni -. Di fronte alle nostre forti rimostranze quella parte dell’emendamento è stata stralciata.

E’ questa parte della misura cultura-sicurezza annunciata dal Presidente del Consiglio dopo la strage di Parigi. Sono senza vergogna!

 

Resta invece in piedi quella parte l’emendamento che prevede di non applicare alla Fondazione Maxxi, presieduta da Giovanna Melandri, le norme sulla spending review. Ci domandiamo per quale ragione il governo, ancora una volta, adotti un trattamento di favore nei confronti di una realtà la cui gestione dei fondi è risultata essere, più di una volta, tutt’altro che rigorosa. La risposta è fin troppo evidente: la piovra dei partiti ha occupato sistematicamente ogni possibile casella, creando un mostro fatto di intrecci, reti di rapporti personali e politici che ha un solo scopo: tutelare i loro affari .

Tra l’altro, si continua ad avere un occhio di riguardo nei confronti di una Fondazione di diritto privato, al cui interno sta per entrare in qualità di socio fondatore un altro privato di peso: Enel. Di tante e tali attenzioni vorrebbero poter godere tanterealtà del pubblico in difficoltà che però evidentemente, al contrario del Maxxi, non hanno santi in paradiso.

Puntano sulla stanchezza con le sedute notturne, ma il M5S è ancora sveglio e pronto a smascherare le manovre di questo Governo. I soldi alla cultura finiranno in gran parte nelle loro tasche. Per ora abbiamo costretto la maggioranza ad accantonare l’emendamento. Indigniamoci tutti per cancellarlo definitivamente

Lascia un commento