La fine del precariato è una balla, ecco il fallimento dello SfasciaScuola!

Una partecipante al corteo indetto dalla Cgil, oggi  12 marzo 2010 a Milano. MATTEO BAZZI / ANSA / DBA
Partecipante a corteo / ANSA

Hai investito gli ultimi anni della tua vita con impegno, convinto di aver fatto di tutto per tenerti lontano dal fallimento. Ormai sapevi che era il tuo turno, dopo anni di sacrifici c’era la tua assunzione nella scuola, da ricercatore o nel tribunale. Ora tutto può saltare per sempre a un passo dal traguardo.

Sono bloccate le assunzione di 164 giovani ricercatori all’università, 6000 assunzioni su 10mila posti vacanti del personale tecnico ed amministrativo della scuola, 1000 addetti nei tribunali per la pasticciata riforma sulle province di Delrio, per non parlare dei 200mila esodati della scuola. A tempo indeterminato diversi enti pubblici non possono assumere in attesa dei trasferimenti dei lavoratori della provincia.

Nulla si fa in maniera razionale, ma solitamente raffazzonata con intreccio di competenze con le Regioni e gli Enti locali, «in attesa della riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione».

Tuttavia possiamo non restare a guardare e in ogni Regione informare tutti i portavoce del M5S per rappresentare il quadro reale di ogni singola situazione cercando una soluzione collettiva.

Noi ci siamo riusciti con una legge per il reclutamento dei docenti che ha messo d’accordo tutte le categorie di precari nel mondo della scuola. Una soluzione insieme si può trovare.

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