Abbiamo il diritto a non morire di sete

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Sconcertate l’intervento del Capo di Gabinetto della Giunta regionale campana che, durante il convegno “Decreto Sblocca Italia e Legge di Stabilità. Le novità in materia di servizi idrici”, promosso da Federutility, ha bollato come un “inutile orpello” l’assemblea dei sindaci che ha un ruolo primario nella governance dei servizi idrici: è un fatto grave in quanto un rappresentante istituzionale ha sminuito l’importanza di una struttura democratica come l’assemblea dei primi cittadini a tutto vantaggio di una legge con cui Caldoro vuole cancellare il principio democratico sulla gestione dei servizi idrici e affidarne la governance a una struttura antidemocratica composta da 12 persone, esautorando, quindi, i sindaci da scelte che riguardano i propri Comuni.

L’affidamento della gestione del servizio idrico in Campania è una scelta importante che non può essere compiuta a cavallo delle elezioni regionali in quanto avrebbe degli effetti dirompenti sui territori. Caldoro e l’assessore Romano farebbero bene ad accantonare una legge che consegnerebbe l’acqua in mano ad una struttura tecnica lontana dalla volontà dei cittadini e dai principi di rappresentatività.

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