Soldi dello stato anche agli indagati per falso e truffa

libero prima
Il governo ammette nei fatti l’ “intesa” con l’impresa editrice di #Libero ed #IlNuovoRiformista dell’ On. Antonio #Angelucci ma nega a parole. Lo fa rispondendo ad un mio atto ispettivo in Commissione Cultura sulle dichiarazioni di Angelucci riportate da Il Fatto quotidiano

La realtà è che si vuole salvare con una “bozza di accordo” e con i soldi dei cittadini l’indagato Angelucci per Falso e Truffa per 110 milioni i fondi che avrebbe percepito indebitamente dal fondo per l’editoria con 20 milioni già sequestrati in misura cautelare. Guarda caso gli stessi soldi chiesti nella causa milionaria fatta da Angelucci a Wikipedia per diffamazione.

Una famiglia quella degli Angelucci da sempre vicina alla politica anche con cospicui finanziamenti e nella bufera di inchieste giudiziarie che coinvolgono i loro affari nella sanità privata. L’ultima vicenda riguarda l’ex-presidente della regione Puglia Fitto, corrotto da Angelucci (figlio) con 500mila euro nel 2005, condannato a quattro anni di reclusione per corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio ed interdetto per cinque anni dai pubblici uffici.

Altri perseguitati della giustizia a cui il #PD vuole tendere una mano come al condannato padre #Berlusconi. Speriamo solo che l’Avvocatura dello Stato non si pieghi alla volontà della politica e agli indagati per truffa, nonché imprenditori editoriali”

So che poi non dobbiamo lamentarci se i media ci distruggono

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