Aboliamo l'ENIT prima di garantire nuovi stipendi d'oro ai vertici

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Siccome non vorremmo che l’articolo dell’Espresso sull’ENIT fosse solo una pressione della tessera numero uno di De Benedetti per cambiare i vertici dell’ente per sostituirli con qualcuno che sostiene il vero capo del PD ho presentato un atto ispettivo chiaro che chiede l’abolizione di ENIT o la sua rottamazione. E’ quello che chiedo in un’interrogazione al Ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini.

Nell’interrogazione chiedo la “pubblicazione dei bilanci di previsione e consuntivi degli ultimi cinque anni dell’Enit e delle relazioni redatte negli ultimi cinque anni dagli organismi preposti al controllo dello stesso Enit” ad oggi non consultabili sui canali ufficiali.

L’Enit, la nostra Agenzia nazionale per il Turismo controllata dal Mibact, come denunciato da un recente articolo del settimanale L’Espresso, brucia milioni di euro tra stipendi e sedi ma non ha soldi per rilanciare il turismo. E’ giunta notizia pochi giorni fa delle dimissioni del presidente e del direttore generale dell’Enit a seguito di un’inchiesta ordinata dai magistrati della Corte dei conti sulla procedura che ha portato alla sottoscrizione del contratto da direttore generale dell’Enit.

A questo punto mi chiedo se non sia il caso di nominare un commissario liquidatore al fine di ridurre le spese non proficue generate dall’Enit e riportare le poche iniziative che esegue nella gestione del Mibact o, in alternativa, far intervenire il commissario della spending review Cottarelli per tagliare i costi inutili.

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